Castello di Sant’Andrea, maxi intervento a Cupra

Pericolante dopo la frana del 2014: operazione da quasi cinque milioni di euro

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Il comune di Cupra Marittima sta ragionando in modo concreto attorno alla frana del Castello Sant’Andrea, per rimuovere una situazione di pericolo e ridare vita a una delle zone più panoramiche del territorio. Dopo la frana dell’8 febbraio del 2014, che ha reso il vecchio maniero pericolante e quindi inagibile, resta una profonda ferita che dovrà trovare una soluzione. Reso di difficile realizzazione il primo progetto, che sarebbe costato 8 milioni e mezzo di euro, l’attuale amministrazione ha dato mandato all’architetto Luca Vagnoni, responsabile dell’area Lavori Pubblici ed Urbanistica, di trovare soluzioni alternative che conciliassero meglio costi e benefici dell’intervento di messa sicurezza e tutela paesaggistica del sito. Il progetto di fattibilità tecnico economica già redatto da Vagnoni prevede un intervento dal basso, con un muro di contenimento che ha l’obiettivo di mettere in sicurezza abitazioni e viabilità a valle della frana, ancorato con tiranti e pali. Si tratta dell’unico muro in cemento armato e mitigato, paesaggisticamente, dalla vegetazione che assolve anche alla funzione di barriera paramassi. Questo il primo stralcio funzionale. Il secondo prevede paramenti con terra armata ancorati sulla parete con solettoni e pali totalmente interrati, fino ad arrivare alla quota del castello. Questa soluzione con pendenza da 60-65 gradi, permette la crescita della vegetazione e quindi un rinverdimento del costone e, come suggestione futura, si ipotizza la creazione di terrazzamenti che possono creare spazi fruibili. L’importo complessivo è di 4 milioni e 600mila euro. Di cui il primo stralcio di 1,2 milioni e l’altro di 3,4 milioni. Per il primo stralcio è in corso l’affidamento della progettazione definitiva esecutiva.

Marcello Iezzi