MATTEO PORFIRI
Cronaca

Cori e fischi per il cavallo caduto, la rabbia di Isopi: "La Quintana non è una partita"

Il coreografo in lacrime dopo la caduta di Look Amazing: "E c’è chi ancora continuava a insultare"

La caduta di Lionetti e le lacrime del coreografo Mirko Isopi

La caduta di Lionetti e le lacrime del coreografo Mirko Isopi

Ascoli, 10 agosto 2023 – Ha pianto come un bambino. Quando Look Amazing è caduta e non riusciva a rialzarsi, ha saltato la staccionata per provare a dare una mano, pur consapevole di non poter far nulla. E, in quel preciso istante, è scoppiato in un lungo pianto che è stato inquadrato dalle telecamere della diretta (trasmessa su Vera Tv e sui canali istituzionali della Quintana). Le immagini relative alle lacrime versate dal coreografo Mirko Isopi hanno fatto il giro d’Italia. E del web. Mostrando tutta la sua sensibilità nei confronti degli animali e la sua immensa passione per la Quintana, che domenica scorsa ha sicuramente vissuto una delle pagine più tristi di sempre.

Isopi, cosa ha provato in quel momento?

"Ero distrutto. Completamente distrutto. L’ha scena l’hanno vista tutti ed è stata drammatica. Inutile negarlo. Anche se non sono un veterinario, né un medico, mi sono subito scaraventato dalla cavalla e da Nicholas Lionetti per tentare di aiutarli. Questi momenti ti prendono il cuore. Amo gli animali. Come tutti i quintanari. Per questo, ho pianto come un bambino e sono ancora molto scosso. A farmi male, però, è anche ciò che è accaduto dopo l’infortunio di Look Amazing e del cavaliere".

A cosa si riferisce?

"Ai beceri cori da stadio e fischi che, domenica, hanno trasformato il campo dei giochi in uno stadio. La Quintana è un’altra cosa, non è una partita di calcio. Non ci sono fazioni, ma tutti gli ascolani devono essere uniti nel nome della nostra splendida rievocazione. Nonostante i vari appelli dello speaker, i cori e gli olè sono proseguiti anche dopo la caduta della cavalla. Ho provato tanta rabbia. Ero devastato e distrutto. Come si fa, dopo quello che abbiamo visto, a fischiare o insultare ancora un cavaliere avversario, con il rischio che possano farsi male altre animali? Evidentemente, c’è un 5 per cento di spettatori che parla una lingua diversa e che non capisce. Ecco, di questi possiamo e dobbiamo fare a meno".

Cambiamo argomento: che bilancio può stilare, questa volta, in merito al corteo?

"Credo che ormai abbia raggiunto i massimi livelli, in quanto compatto e preciso. Tutti i figuranti hanno interpretato il proprio ruolo con grande senso di responsabilità. Il sabato, per l’Offerta dei Ceri, la concomitanza con la festività del Patrono ci ha messo in difficoltà ma, lavorando in sinergia con i sestieri, tutto è andato per il verso giusto. Domenica, poi, gli applausi del pubblico sono stati scroscianti. L’introduzione di figure nuove, come ad esempio il suonatore di ghironda e i musici con strumenti medievali proposti da Porta Romana, hanno dimostrato che i sestieri stanno modificando la propria struttura ingessata. Il tutto, nel rispetto della storia e della tradizione. Infine, molto partecipato il momento dedicato ai bambini in piazza del Popolo. Nei loro volti ho visto la felicità e questo è il riconoscimento più bello".