Caro Serafino,
leggere il suo racconto alla sola e unica luce della "ragione" tutto è paradossale. Tra altoparlanti che vietano gli alcolici e strade chiuse per far passare un pullman di una squadra di calcio per altro totalmente ignorata dalla tifoseria locale che a quell’ora non stava più nemmeno allo stadio o nei dintorni, sembra davvero di trovarsi in un pianeta di matti. Purtroppo, però, la chiave di lettura non è quella della semplice ragione. Bisogna infatti tenere conto di tutto lo ‘storico’ dei problemi connessi alle partite di calcio: questi provvedimenti limitano la libertà di tutti in ossequio, in teoria, del principio superiore della ‘sicurezza’. Detto ciò per affrontare adeguatamente la questione (e non è questa la sede) si dovrebbe aprire, ogni volta che c’è una partita, un tavolo con tutti gli addetti per chiedersi: la ‘bilancia sicurezza-libertà’ è in equilibrio? Tradotto: è equilibrato vietare gli alcolici e chiudere per ore una strada sia che arrivi (per esempio) un Genoa, tifoseria notoriamente rivale, con 500 tifosi al seguito, sia che arrivi un ‘anonimo Como’ con 150 tifosi? La risposta non sta a noi… Ma nel dubbio, la prossima volta, è meglio che compri il vino di venerdì.