
Il problema della carenza di manodopera è particolarmente sentito nel settore meccanico di revisioni di auto e camion e anche nel settore di assistenza e vendita dei pneumatici. "Qui alla Picena Pneumatici – spiega Costantino De Angelis –, stiamo andando avanti con i dipendenti storici, che si sono affezionati a questo lavoro, lo sentono anche proprio e soprattutto sentono di far parte di una famiglia in cui ognuno ha un ruolo ben definito, ma anche margini di crescita".
De Angelis, c’è una carenza effettiva?
"Sto lottando tutti i giorni per poter trovare nuovi collaboratori non solo operai, ma anche tecnici. Ho anche messo a disposizione la possibilità di fare dei corsi di specializzazione per poter diventare responsabile di revisioni auto, un lavoro che permette di arrivare anche a 1.800 e 2.000 euro al mese, ma nessuno si è mai fatto avanti. Le agenzie interinali con grande sforzo selezionano personale adeguato o quantomeno disponibile. Poi però quando vengono a lavorare per il tradizionale periodo di prova prima di un’assunzione a tempo indeterminato, vengono un giorno poi il giorno dopo sono assenti, poi magari tornano due giorni poi si assentano di nuovo. Si vede palesemente che non c’è proprio attaccamento al lavoro, voglia di imparare, voglia di mettersi in gioco e soprattutto voglia di fare qualche sacrificio".
C’entrano misure come il reddito di cittadinanza, secondo lei?
"Non credo sia un problema di reddito di cittadinanza, almeno per quanto riguarda il territorio Piceno, perché non mi pare che ci siano numeri così elevati di percettori di questo reddito. È piuttosto una carenza di cultura del lavoro che probabilmente anche noi genitori non riusciamo a trasmettere ai nostri figli. Mi è capitato negli anni passati di mettere degli annunci di lavoro per assumere personale con tutte le garanzie con un buono stipendio, ma fino allo scorso anno non si è mai presentato nessuno".
Come si esce da questa situazione?
"Della mancanza di personale dobbiamo parlarne di più, bisogna andare nelle scuole a far capire ai ragazzi cosa significa entrare in un’azienda, mettere a disposizione le proprie conoscenze, il proprio saper fare, il proprio tale to, ma anche la propria voglia di imparare, di qualificarsi continuamente, di crescere anche studiando nuove tecnologie, nuove apparecchiature, nuovi modi di operare anche nel nostro settore. Capisco che è un lavoro complicato, forse anche lungo ed è vero anche che soprattutto nel nostro territorio le imprese edili hanno fatto man bassa di manodopera percbè giustamente hanno la possibilità di pagarla meglio visto anche il tanto lavoro che c’è e se un ragazzo deve scegliere se fare il gommista o l’operaio edile, scegliere dove lo pagano di più. Qui alla Picena Pneumatici il lavoro c’è, ma chi viene proporsi, deve farlo con il desiderio di cambiare in meglio la propria vita".
v. r.