Champions League e serie tv gratis Scoperto il raggiro del decoder

Indagato un imprenditore: la Finanza al lavoro su un sistema illecito per vedere la pay per view

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E’ il sogno di tutti. Godersi senza pagare un centesimo, o comunque spendendo pochissimo, le partite di calcio della Champions League, del campionato, i grandi film di Sky e Netflix. Gli abbonamenti ufficiale costano tanto e in questa stagione la cosa è peggiorata nel calcio con l’inserimento di tanti media che si fanno concorrenza fra loro con la necessità di sottoscrivere tanti abbonamenti, con una spesa onerosa. Allora in tanti fanno ricorso alla pirateria, che però è assolutamente illecita e anche i fruitori rischiano pesanti multe. E’ nell’ambito delle attività svolte a contrasto della pirateria audiovisiva digitale che la Guardia di Finanza di Ascoli ha scoperto un sistema illecito perpetrato da un imprenditore ascolano che, tramite il sistema IPTV, consentiva di vedere le programmazioni di Sky, Mediaset Premium, Netflix e Dazn senza sottoscrivere abbonamenti ufficiali. L’attività è stata condotta attraverso l’acquisizione di significative prove testimoniali e nell’analisi forense delle numerose strumentazioni informatiche sottoposte a sequestro dai finanzieri specializzati "Computer forensics digital analyst". In particolare, parallelamente all’esercizio di un’attività legale di commercio al dettaglio di computer, software ed attrezzature d’ufficio, il soggetto denunciato era attivo, su un sito internet, come "reseller" di servizi pirata, vendendo illegalmente elementi di decodifica che consentivano l’accesso ad un servizio criptato.

Gli utenti finali pagavano il corrispettivo pattuito effettuando ricariche su carte postepay riconducibili all’indagato, elargendo una somma di gran lunga inferiore rispetto al reale canone dovuto al fornitore del servizio televisivo. Si tratta, in sintesi, di un procedimento attraverso il quale alcuni soggetti sono in grado di decriptare il segnale delle pay tv; successivamente i codici di decodifica vengono ceduti a dei "reseller", che si occupano di rivenderli a clienti compiacenti al fine di poter visionare, in maniera del tutto illegale, i programmi criptati di Sky, Mediaset Premium, Netflix e Dazn. La Procura ha disposto l’esecuzione di una perquisizione personale e locale con la quale le Fiamme gialle hanno sequestrato il materiale informatico utilizzato dall’indagato, disvelando il "modus operandi" tenuto dallo stesso e circoscrivendo in tal modo gli effetti della condotta illecita ad un numero limitato di clienti individuati tramite indagini bancarie, eseguite anche allo scopo di analizzare le somme percepite ed i flussi finanziari conseguiti.

Peppe Ercoli