"Chirurgia e urologia accorpate con emergenza per i posti letto" Pelosi: manca l’organizzazione

"La complessità assistenziale della tipologia di paziente è elevata, anche a causa della loro età"

Accorpamento dei reparti, Nursind all’attacco. "Da marzo 2020 – scrive Maurizio Pelosi Segretario territoriale Nursind Ascoli – le unità operative complesse di chirurgia e urologia sono accorpate allo scopo di recuperare unità lavorative. Attualmente l’organico conta 14 infermieri e 8 Oss. La disponibilità di posti letto, in virtù dell’accorpamento, è di 24 unità, ma la presenza di 23 letti bis è una costante che sfocia fino a 5 letti bis portando, pertanto, alla situazione critica di 29 pazienti ricoverati contemporaneamente. Da non sottovalutare, inoltre, i 45 appoggi negli altri reparti. I lavoratori in servizio in chirurgiaurologia lamentano la cattiva organizzazione sotto ogni punto di vista. Il fatto, poi, di collaborare con due equipe mediche, non fa altro che aggravare la situazione. Specie in riferimento alla doppia visita medica con tempi molto dilazionati ad orari spesso improponibili per il corretto svolgimento delle normali attività assistenziali di reparto, in considerazione del fatto che la visita medica vede la presenza di un infermiere, oltre che della coordinatrice. La complessità assistenziale della tipologia di paziente è elevata, anche a causa della loro età. L’ordinario è già complesso da gestire, pensare poi che l’urgenzaemergenza è una costante quotidiana, rende l’organizzazione del lavoro ancora più complicata e i carichi di lavoro notevolmente aumentati oltre che sbilanciati. La letteratura dimostra che ogni volta che si aumenta di un paziente per ciascun infermiere, cresce del 23% l’indice di burnout, del 7% la mortalità dei pazienti, del 7% il rischio che l’infermiere non si renda conto delle complicanze a cui il degente sta andando incontro. Per tutti questi motivi, si chiede, prima di tutto di tornare alla separazione delle due unità operative complesse, poi un corretto calcolo dei carichi di lavoro e l’attribuzione di personale adeguato al giusto svolgimento del servizio".