
Lorenzo Marinangeli
"Il problema non è tanto la quantità, quanto la pezzatura: il pesce azzurro che si pesca oggi è troppo piccolo, non ha valore commerciale, e così tutto il comparto finisce in crisi". A dirlo è Lorenzo Marinangeli, commerciante ittico e consigliere comunale sambenedettese, che dopo la presa di posizione dei pescatori sullo stop prolungato interviene per chiarire il punto di vista di chi, ogni giorno, vive anche la fase della distribuzione e della vendita. Secondo Marinangeli, la crisi è evidente, e colpisce tutta la filiera, dalla pesca alla vendita, ma parlare di eccessivo sforzo di pesca sarebbe fuorviante. "Sono sei anni che si fanno due mesi di fermo biologico ogni anno, sia per le lampare che per le volanti. Non è realistico pensare che dopo sei anni di fermi la situazione sia addirittura peggiorata", sottolinea. Un’affermazione che punta a ridimensionare il ruolo degli operatori delle imbarcazioni da pesca. Al contrario, Marinangeli evidenzia una forte riduzione della flotta dedicata al pesce azzurro: "Le imbarcazioni che pescano con lampare e volanti sono calate drasticamente negli ultimi vent’anni. Non vedo come si possa parlare di pressione eccessiva". Secondo lui, le cause vanno cercate altrove. Tra queste, due appaiono centrali: l’aumento della temperatura dell’acqua, che secondo alcuni studi influirebbe anche sulla riproduzione e crescita delle specie, modificandone i cicli e le dimensioni, e l’aumento esponenziale dei predatori naturali, come tonni e pesci spada, la cui pesca è molto limitata. "È pieno di pesce spada. E posso dirlo con certezza: venti o trent’anni fa non ce n’erano così tanti come oggi". Ma Marinangeli riserva le critiche più dure al progetto del Parco Marino del Piceno, proposto da Massimo Rossi. Secondo lui, l’iniziativa sarebbe inutile e dannosa per l’economia locale. "Rossi dovrebbe spiegare quale tipo di pesca si fa entro le tre miglia. Lo dico io: nessuna. Solo vongolari e piccola pesca con nasse o retine. Non c’è una sola barca a strascico che lavori in quella fascia", attacca. Il consigliere porta anche esempi per contestare la necessità di un’area protetta: "La mazzancolla si pesca tra le quattro e le cinque miglia e negli ultimi anni ne abbiamo prese tonnellate tra ottobre e gennaio. In oltre quarant’anni di lavoro non ho mai visto una stagione così. E siamo proprio davanti all’area che lui vuole tutelare. Come lo spiega?". A queste osservazioni si aggiunge l’abbondanza di gamberi rosa, altro segnale secondo Marinangeli che il tratto di mare non necessita di protezioni straordinarie, ma semmai di una gestione equilibrata.
Emidio Lattanzi