Cinema, teatri e musei al 100% in zona bianca "Finalmente ripartono le attività culturali"

L’assessore Donatella Ferretti: "Merito di vaccini e Green Pass". Gino Troli (Amat): "Adesso però va riorganizzato il sistema"

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Cinema, teatri e musei: il Governo cambia le percentuali della capienza. La proposta, approvata all’unanimità in Consiglio dei ministri e in vigore dal prossimo 11 ottobre, dunque da lunedì, prevede: posti al coperto al 100% nei cinema,nei teatri e nei musei con conseguente eliminazione del distanziamento interpersonale e degli ingressi contingentati. Ovviamente in zona bianca e fermo restando l’utilizzo della mascherina. Una bellissima notizia, dunque, per il mondo dello spettacolo dal vivo, cinematografico, dell’arte e della cultura in generale. E che è stata accolta con entusiasmo da parte di chi a vario titolo ci gravita intorno.

"Il ministro Franceschini – dice l’assessore alla cultura del Comune di Ascoli, Donatella Ferretti – ha vinto la sua battaglia su quello che da tempo sosteneva, che va anche oltre l’indicazione del Comitato tecnico scientifico che parlava dell’80%. Naturalmente questo è relativo al fatto che l’Italia è tutta bianca, condizione essenziale perché si possa mantenere una misura che è quella del 100%, che ci restituisce, finalmente, alla vita culturale. Certamente fare iniziative nei teatri, o nei luoghi comunque di cultura, con una capienza che con la norma del distanziamento per quanto riguarda il Ventidio Basso era di poco più di un terzo, non è stato facile, ha significato molto a livello di programmazione e anche di impegno economico per soddisfare determinati requisiti e per continuare a fare un cartellone con un pubblico estremamente ridotto. Sono molto contenta e soddisfatta. Ritengo che la campagna vaccinale, che comunque ha conseguito una percentuale dell’80%, e l’obbligo del Green pass, non potevano che portare a questo. Sarebbe stato tutto incomprensibile se si fossero mantenuti i vecchi criteri".

A beneficiare di un teatro che potrà finalmente essere pieno in ogni suo ordine sarà, dunque, la nuova stagione di prosa che però, Amat e Comune, hanno pensato di far ripartire direttamente da gennaio. "Visto che questo periodo autunnale lo abbiamo coperto con delle iniziative – conclude la Ferretti –, la stagione di prosa, si ragionava con Amat, riprenderà da gennaio e la faremo su queste basi". Ad esprimere la sua soddisfazione per un ritorno alla normalità nei teatri, è anche il presidente dell’Amat, Gino Troli. "Finalmente – dice –, è un’ottima notizia. Adesso, però, bisogna riorganizzare il sistema, ripartire come prima, e non è facile. Questo perché ci sono dei ritardi, le stagioni si allestiscono d’estate, non di inverno. E’ chiaro che adesso bisognerà ricostruire un meccanismo che copra tutto il 2022, con una programmazione che vada da gennaio a giugno. Ma i teatri potranno essere pieni come una volta. Noi siamo molti contenti, tutto il sistema dello spettacolo si è battuto per ottenere questo risultato. Io penso che le Marche, che sono molto dinamiche, si rimetteranno subito al lavoro per riempire queste sale, spero che il pubblico non si sia disabituato a frequentarle, e credo che riusciremo con qualche mese a tornare alle Marche dello spettacolo di prima".

Lorenza Cappelli