Cinzia Leone: "Arancia d’oro speciale"

L’attrice sarà premiata al Festival Cabaret Amore Mio: "Quest’estate porto in scena il mio spettacolo sul distacco dal cordone ombelicale"

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Grinta e ironia, sono le armi vincenti di Cinzia Leone, attrice e autrice, ospite d’onore alla 37ª edizione del Festival Nazionale dell’umorismo Cabaret AmoreMio, in scena all’Arena Parco dei Principi oggi e domani.

E’ la prima volta che arriva al Festival e in particolare a Grottammare?

"In realtà è un ritorno, al Festival Cabaret AmoreMio!, dove sono stata in passato, e a Grottammare, dove ho lavorato a lungo, con una coproduzione. Grottammare è bellissima, mancavo da un po’ e questo mi dispiaceva. Stefano Vigilante è una persona adorabile, un amico, sono lieta di ricevere il premio Arancia d’Oro, alla finale di domani: non so la motivazione ma ne sono già felice".

La sua estate come si sta sviluppando?

"Porto in scena il mio spettacolo sulla mammità, sul distacco dal cordone ombelicale, su come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri. Ognuna di noi ha sempre pensato di voler vivere in maniera opposta, nelle quotidianità, per poi fare anche peggio. Ogni madre trasmette alla figlia ciò che la madre le ha trasmesso. Ancora oggi io mi trovo a fare cose che sono di mia madre, non mie. Mentre pensavo totalmente al contrario, quando programmavo di andare a vivere da sola. Questo è il filo conduttore dello spettacolo che ho scritto e che porto nuovamente in scena. Il via a Padova, poi a Roma e in Sardegna. Quindi andrò in ferie, in Abruzzo, in montagna. Sono le origini di mio padre: era vissuto in America, venne a conoscere il paese di origine, se ne innamorò e ci ritornammo sempre. Io continuo a farlo, tutte le estati, tra Roccaraso e Sulmona: amo stare in mezzo alla natura. Amo molto anche le Marche, che offre il top, cioè mare e montagna: ho partecipato anche a Musicultura. Inoltre, sono una leopardiana accanita".

Che rapporto ha con il cibo?

"Sono appassionata del buon cibo e approfitto del mio lavoro, per gustare i piatti dei vari territori: è successo anche nelle Marche, dove ho apprezzato con piacere le varie specialità e sono lieta di poterlo fare nuovamente".

Programmi per un nuovo allestimento?

"Desidero scrivere un nuovo spettacolo, ma non sono ancora riuscita a focalizzare come realizzarlo: voglio che sia una cosa naturale e per questo non voglio forzarmi. Il cambiamento attuale della società è spaventoso. La realtà ci è sfuggita di mano e ogni aggiornamento cancella quello di prima: non abbiamo più un punto fermo".

Stefania Mezzina