Clochard e cani, interviene l’Enpa: "Vietato sfruttarli per impietosire"

Il comune invece si è detto pronto ad una regolamentazione

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Vedere clochard sull’isola pedonale, in pieno centro a San Benedetto, non piace alla gente. Difficile fare distinzioni tra chi li custodisce come un amico a quattro zampe e chi li esibisce per impietosire e quindi ricevere denaro. Ai passanti, che siano del luogo o che siano turisti, i clochard in centro con gli animali non sono tollerati. Continuiamo a ricevere foto scattate più o meno di nascosto con commenti poco edificanti e segnali che non fanno bene all’immagine della città. Sappiamo bene che si tratta di un argomento molto delicato sul quale non vi è un’unanime visione neppure fra associazioni che hanno a cuore la cura e il benessere degli animali. L’Enpa (Associazione nazionale protezione animali) di Ascoli, senza mezze parole si è espressa contro questa usanza. Di diverso parere l’associazione "L’Amico Fedele" che traccia un discrimine fra chi usa il cane per suscitare pietà ed ottenere l’elemosina e chi invece ne ha fatto una scelta di vita e desidera esserne accompagnato da uno o più. Va anche detto che la stessa associazione ha invitato a non dare denaro a chi impiega cani nella speranza di avere denaro, un modo per scoraggiare il fenomeno. In mezzo c’è l’amministrazione comunale che recepita la proposta avanzata dall’associazione "L’Amico Fedele" di inasprire le sanzioni contro chi sfrutta gli animali, si è prontamente attivata perché si desse inizio all’iter per la redazione di un nuovo regolamento che disciplini la tenuta e il mantenimento degli animali. Le innovazioni che saranno apportate, tuttavia, non riguarderanno solo le modalità di gestione degli animali domestici, ma disciplineranno anche il modo con cui si custodiscono animali per fini differenti dalla compagnia, tra cui anche il lavoro. In realtà il testo che s’intende portare all’approvazione abbraccerà diversi aspetti della materia, tra cui l’impiego di animali negli spettacoli, per cui è stato avviato un confronto tra diversi assessorati e tra le associazioni che si occupano di tutela degli animali per arrivare ad un testo capace di segnare una svolta in questo ambito che ha assunto oramai un’importanza rilevante nei costumi della nostra società. "Quest’azione fortemente partecipata – fanno sapere dall’amministrazione comunale – richiederà del tempo ma sin d’ora è possibile dire che le nuove norme porranno con forza il tema della lotta allo sfruttamento degli animali per qualsiasi scopo e della punizione di chi se ne renda responsabile".

Marcello Iezzi