Colonnella: "Comunali, preparo la mia lista"

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"Era il migliore di tutti i tempi, era il peggiore di tutti i tempi". Così inizia un famoso romanzo di Dickens e per questo periodo post elettorale – per qualsiasi periodo post elettorale – andrebbero spese identiche parole. Oggi, nel centrosinistra, si dice tutto e il contrario di tutto: lotte intestine, ripartenze, divisioni, voglia di ricreare una coalizione in grado di fronteggiare la prossima sfida, rappresentata dalle elezioni amministrative del 2021. E in questa battaglia sarà impossibile non tenere conto di Pietro Colonnella, già presidente della provincia e sottosegretario agli enti locali nel secondo governo Prodi.

Regionali: partiamo da un’analisi della sconfitta?

"È la sconfitta di Ceriscioli e di un gruppetto chiuso, arroccato e autosufficiente. In questo clima escludente, che ha caratterizzato in particolare il Pd Piceno, non mi trovavo più da anni e ho deciso di partecipare alla ricostruzione di un nuovo, largo e plurale centrosinistra con la lista Rinasci Marche, che è l’unica forza che ha espresso un consigliere di centro sinistra in Regione, oltre al Pd e ai 5 Stelle".

Mangialardi è stato un buon candidato?

"Mangialardi ha fatto tutto il possibile, ma il vento era prepotentemente avverso: l’ho potuto constatare facendo la campagna elettorale nei mercati, nelle fabbriche, nei luoghi pubblici. Non basta il candidato giusto se la politica è sbagliata".

Si riferisce alla sanità?

"Andare contro San Benedetto e Ascoli, a pochi mesi dalle regionali, per imporre l’ipotesi di un ospedale unico a Pagliare è stata una scelta sbagliata".

Lei ha citato i 5 Stelle. Sono anche loro di centrosinistra?

"Sicuramente sì e con loro andava trovato un accordo già un anno fa, esercitando pazientemente quella ‘tessitura unitaria’ citata da Zingaretti alcuni giorni fa, che ha dato frutti in tutti i comuni dove si è votato al ballottaggio".

Cosa si ‘tesse’ per le prossime comunali?

"Io metterò in piedi la mia lista Città Territorio, che spero sia lievito di un progetto civico-progressista, per una San Benedetto verde, digitale, accogliente, innovativa".

Il candidato sindaco?

"Dovrà essere competente, giovane, ecologista per una nuova economia ambientalista in sintonia con i fondi europei del Recovery Fund".

Ma il nome? Possiamo azzardare con Paolo Canducci?

"Per i nomi è ancora presto, ma lavorerò insieme ad altri con spirito unitario per un candidato che risponda a quei requisiti".

E a cosa ambisce Pietro Colonnella?

"Mi propongo di avere un ruolo concreto in consiglio, per la rigenerazione della politica sambenedettese azzerata dalle elezioni regionali".

Quale futuro per la città?

"San Benedetto ha i numeri per diventare il fulcro di un nuovo sviluppo fra Ancona e Pescara. La futura amministrazione, a differenza di quella attuale, dovrà essere all’altezza di questo nuovo ruolo".

g.d.m.