Coltellate in auto, arrestato l’aggressore

Si tratta di un 27enne di Ascoli con precedenti per droga. La vittima, nonostante le ferite al collo, è riuscita a dare informazioni decisive

Migration

È durata poche ore la latitanza del 27enne ascolano, già conosciuto dalle forze dell’ordine per fatti di droga, accusato d’aver accoltellato un 33enne macedone che si trova ricoverato all’ospedale di Ancona con gravi lesioni al collo. L’hanno arrestato i carabinieri di Ascoli durante una caccia all’uomo avviata dai militari dell’arma di San Benedetto, coordinati dal capitano Francesco Tessitore, subito dopo il grave fatto di sangue, avvenuto intorno alle 16 di venerdì sul viale dello Sport, in direzione della chiesa Sacra Famiglia, a Porto d’Ascoli. Anche il ferito, residente ad Alba Adriatica, è persona nota alle forze dell’ordine. Ora gli investigatori dell’arma dei carabinieri stanno scavando nella vita dei due giovani per cercare di capire il movente dell’aggressione, che è avvenuta all’interno dell’auto Mercedes Gla colore bianca, intestata al 33enne macedone.

Le indagini, condotte dai carabinieri, che sul caso mantengono il massimo riserbo, sono rivolte ad ampio spettro, su eventuali attività che i due avevano in comune. Sembra, a ogni modo, che non siano mirate a fatti di droga, benché entrambi fossero conosciuti in questo ambiente. Su quanto accaduto, in particolare nella fase della fuga dell’ascolano, potrebbero esservi coinvolte altre persone che gli investigatori avrebbero già identificato. Ricordiamo che il giovane macedone è stato attinto al collo con due coltellate mentre era alla guida dell’auto e che l’ascolano, passeggero, seduto al suo fianco, è fuggito a piedi facendo perdere le sue tracce. E’ stato trovato durante la prima serata, nelle vicinanze della sua abitazione, ancora con i vestiti sporchi di sangue.

Il testimone aveva parlato di tuta grigia, ma il giovane indossava pantaloni e giaccone, comunque dello stesso colore. Durante la ricostruzione dell’aggressione gli investigatori hanno recuperato anche il coltello con cui è avvenuto il tentato omicidio, reato di cui, al momento, è accusato il 27enne ascolano. Ad incanalare le indagini è stata la prontezza di un carabiniere che è riuscito a capire una frase del ferito mentre veniva soccorso dal personale del 118. Seppur confuso ed in preda a uno stato di agitazione, deve aver fatto qualche riferimento al suo aggressore che poi è stata una buona base di partenza per le indagini. Sul posto i militari dell’arma hanno eseguito tutti i rilievi e posto la Mercedes sotto sequestro preventivo per gli accertamenti tecnici. Nella zona ci sono alcune telecamere di videosorveglianza, una in particolare, seppur non vicina, potrebbe aver ripreso la fuga dell’ascolano subito dopo il ferimento del macedone, che è stato soccorso da un passante, lo stesso che ha dato l’allarme al 118 e alle forze dell’ordine. Il 27enne è stato associato al carcere di Ascoli.

Marcello Iezzi