Coltivare il futuro Lezioni di cucina tra teoria e pratica

Santa Maria del Piano era un convento francescano. Rimane molto. E tutto suggestivo. Sotto al grande chiostro c’erano le cantine con volta a botte. Bellissime e ben recuperate. Ci sono banchi, una lavagna, alcuni insegnanti e diversi studenti. Su una parete campeggia una scritta: La Cucina ci avvicina. Si sta svolgendo un corso promosso dall’associazione Wega-Formazione per futuri cuochi indirizzato agli adolescenti. I giovani siedono come a scuola. I tratti del volto rivelano le loro origini: nigeriani, pachistani, egiziani, un italiano... In un’altra stanza è stata allestita una cucina. Teoria e pratica. La teoria non è solo il cibo da preparare è anche una storia da ascoltare e uno spreco da evitare. Un buon cuoco è anche colui che, porgendo un piatto, ne rivela l’origine. E l’origine è la terra da dove arrivano gli ingredienti. Per il non spreco si insiste sulla stagionalità dei prodotti, sul chilometro zero, sull’allevamento di qualità. Ad incontrare i giovani arrivano anche invitati che rivelano ricette tradizionali e squarci di vicende antiche. Tutto si fonde. Narrazione e mestolo insieme. Cambio di scena. Fermo, Panetteria e Pasticceria 180°. L’artigianato qui è di casa. Dolci e pane conquistano la vista e la gola. Nel laboratorio altri giovani, grembiuli e cappelli bianchi. Imparano un mestiere: panettiere e dolciaio. A far lezione è Fabrizio Del Papa. Il forno è di famiglia. Il corso è quello promosso dal Centro Artigianelli di Fermo. Serve a dare una prospettiva di lavoro ai ragazzi. Qui la maggioranza è italiana, c’è anche un ragazzo originario del Marocco. Hanno penna e quaderno. Appuntano quanto ascoltato da Fabrizio. Sono attenti. Sono una brigata, come se già si muovessero in un grande ristorante. Per creare gruppo Del Papa usa anche lo sport. Nei momenti di pausa dalle lezioni vanno al campetto del ricreatorio San Carlo e giocano a basket. Si fa squadra. Una squadra che segue anche le narrazione della Dieta mediterranea. Per Wega come per gli Artigianelli, nei corsi di Servigliano come in quelli di Fermo, s’è innestata l’iniziativa Coltivare il futuro. I ragazzi hanno realizzato ricette che verranno riproposte in un Ricettario particolare. L’iniziativa proposta dall’Associazione giovanile GTC, vede come partner: Il Ponte, le Acli, la Fondazione Caritas in Veritate, il sostegno del CSV Marche, l’Ambito sociale territoriale XIX, ed è stata realizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.

Adolfo Leoni