Con le "Disavventure casalinghe" sul palco arriva Sergio Rubini

Weekend con il divertente excursus che parte dall’acquisto di una nuova casa

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Con il sottotitolo di "Disavventure casalinghe", diretto da Sergio Rubini e scritto con Carla Cavalluzzi, con le musiche eseguite dal vivo da Musica da Ripostiglio (Luca Pirozzi chitarra e voce, Luca Giacomelli chitarra, Raffaele Toninelli contrabbasso e Emanuele Pellegrini batteria) e la regia di Sergio Rubini (la produzione è di Nuovo Teatro), sabato 26 e domenica 27 marzo Sergio Rubini sarà in scena al Teatro Concordia, nella stagione proposta da Comune e AMAT con il contributo di Ministero della Cultura e Regione Marche e con il sostegno di BIM Tronto, con il monologo "Ristrutturazione". Il racconto è un divertente excursus, che parte dall’acquisto di una nuova casa, per arrivare alla revisione dell’ intero modo di vedere le cose da parte delle persone. "Dopo anni passati a pagare l’affitto – scrive l’autore – i benefici di essere proprietario di un immobile li conoscono tutti. Ciò che nessuno dice sono i sicuri disastri a cui andrai incontro il giorno in cui deciderai di mettere quell’unico bene che possiedi nelle mani di una ristrutturazione. Ristrutturazione è il racconto, appunto, in forma confidenziale, della ristrutturazione di un appartamento, un viavai di architetti e ingegneri, allarmisti e idraulici, operai e condòmini. Una pletora di personaggi competenti e incapaci, leali e truffaldini, scansafatiche ed operosi fino all’esaltazione che si avvicendano nella vita dello sfortunato padrone di casa stravolgendola senza pietà. E questa vita sconvolta lo è ancor di più se i padroni di casa sono due, un Lui e una Lei, con i loro diversi punti di vista, la loro diversa capacità di resistere all’attacco quotidiano delle truppe corazzate che trasformano il loro "nido" in una casa occupata. E quando il tubo di scarico si intasa allagando la camera da letto, sembrerebbe che anche le fondamenta che reggono la stabilità della coppia stiano per cedere... Accompagnato e intervallato dai motivi e dalle atmosfere di una band musicale, il racconto prende il via da molto lontano: una prima casetta a Roma".

Stefania Mezzina