MATTEO PORFIRI
Cronaca

Congresso Sigm a Colli per aiutare i più fragili

Nel ’Progetto radar’ propone alle Regioni una governance per la cura

Il congresso dei medici

Il congresso dei medici

Un percorso formativo nelle cure primarie per identificare i pazienti fragili. Si tratta del ‘Progetto Radar’, presentato proprio in occasione del congresso interregionale Simg Centro. L’idea permette di stratificare la popolazione secondo i diversi gradi di fragilità, pianificando e personalizzando le cure. Il progetto ha obiettivi ambiziosi: proporre alle Regioni una governance del processo di cura delle persone fragili, identificando criteri, indicatori e standard per il monitoraggio del percorso di presa in carico. Questa iniziativa, poi, si concretizza con un percorso formativo per medici di medicina generale particolarmente motivati ad acquisire ‘nuove competenze’ nell’ambito di quella che viene definita ‘Medicina della Complessità’, attraverso la certificazione da parte degli organismi ministeriali competenti. Simg ha formato, ad oggi, 40 medici esperti in Medicina della complessità offrendo l’opportunità di continuare questi percorsi formativi a livello regionale in modo da avere almeno un medico di famiglia esperto ogni 100mila abitanti. Per quanto riguarda il Piceno, poi, è interessante analizzare alcuni numeri. Negli ultimi cinque anni, infatti, sono circa cinquanta i medici di famiglia andati in pensione. Per sostituirli, l’Ast ha puntato soprattutto su quelli in formazione, attraverso contratti a tempo determinato e con un numero massimo di mille pazienti da poter assistere. A loro, però, sarebbe stata garantita la stabilizzazione al conseguimento del diploma di formazione specifica in medicina generale: momento in cui tali medici potranno aumentare il numero di assistiti fino a 1.500 persone. Il numero più alto di pensionamenti c’è stato tra il 2020 e il 2023, quando nel Piceno hanno salutato ben 29 medici. Altri 21 hanno raggiunto la pensione nel 2024 e ulteriori cinque ‘chiuderanno i battenti’ entro il prossimo mese di maggio. Tra questi, ad esempio, Alberto Cellini di Ascoli, che andrà in pensione il 30 aprile, e Franco Peroni, che lavora sia a Castignano che a Offida, il quale invece concluderà la sua carriera lavorativa il 31 maggio. Conseguentemente, dunque, ci saranno considerevoli disagi per i pazienti di questi professionisti, che dovranno trovare altri medici di famiglia. Per farlo è necessario recarsi in ospedale oppure attraverso il sito internet dell’Ast, nell’apposita sezione dedicata ai medici di medicina generale. Ah, un dettaglio: bisogna anche essere fortunati, perché quelli che hanno ancora posti liberi si contano sulle dita di una mano.

Matteo Porfiri