Consiglio aperto in Vallata: "Subiamo decisioni dall’alto"

La protesta dei sindaci su ospedale, modello Asur e nomina Chirurgia

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Si è svolto lunedì, nello spazio antistante la sala comunale di via Carrafo, a Castel di Lama, il consiglio aperto dell’Unione dei comuni della Vallata, convocato dal presidente dell’Unione, il sindaco di Spinetoli Alessandro Luciani. Una serata per fare il punto sulla sanità e per discutere, in particolare, le criticità. Sotto la lente d’ingrandimento degli amministratori sono finiti l’ospedale unico, la fine del modello Asur e infine la contestata nomina del nuovo primario di chirurgia del Mazzoni. Presenti al completo i sindaci della Vallata, inoltre il sindaco di Monsampolo Massimo Narcisi, di Rotella Giovanni Borraccini e rappresentanti di diverse sigle sindacali. Grandi assenti i sindaci delle due città, di Ascoli, Marco Fioravanti, di San Benedetto, Antonio Spazzafumo e i rappresentanti della Regione. Tante le persone intervenute per il confronto. I sindaci hanno ribadito il mancato coinvolgimento delle amministrazioni della Vallata nelle scelte importanti.

"Apprendiamo quanto accade dai giornali – è lo sfogo di Luciani (foto) –,siamo stanchi di subire scelte calate dall’alto, chiediamo partecipazione". Il dito è stato puntato sulla nuova delibera che supererà il modello Asur proponendo cinque aziende sanitarie. La Regione propone un percorso che porterà le Marche a ‘sciogliere’ la sua attuale unica Azienda sanitaria locale per creare in un colpo cinque nuove Aziende sanitarie locali, ognuna delle quali avrà un proprio budget, scelta in netta controtendenza e di non piccolo impatto per una Regione di circa 1,5 milioni di abitanti. L’Asur venne istituita con la legge regionale 13 nel 2003. "Noi – prosegue Luciani – ob torto collo subiamo questa decisione senza nessun coinvolgimento".

Intanto è prevista per venerdì prossimo la conferenza dei sindaci promossa dalla Regione per ridiscutere la nuova organizzazione sanitaria. "Noi sindaci parteciperemo senza aver avuto finora nessuna informazione utile". Il sindaco di Offida Luigi Massa rincara la dose e bacchetta la Regione: "Ci presenteranno un nuovo piano sanitario confezionato ad hoc senza nessun coinvolgimento da parte nostra. Si discute di un ospedale di primo livello distribuito su due plessi, senza tra l’altro analizzare i disagi che questa situazione creerà. Del finanziamento di 80milioni di euro per realizzare il nuovo ospedale – prosegue Massa – non c’è traccia, ci sono 400mila euro per lo studio di fattibilità che già ci sembrano pochi. Per il futuro ci aspettano decisioni importanti, che ricadranno inesorabilmente su tutti i cittadini, perché la sanità è una cosa seria. Le decisioni vanno prese con il coinvolgimento di tutti gli attori: associazione dei medici e personale sanitario. La parola è passata al consigliere regionale Anna Casini, che ha sottolineato che la zona dove verrà realizzato l’ospedale è ancora avvolta dalla nebbia. Durante la serata c’è stato anche Intervento dell’onorevole Luciano Agostini che ha sintetizzato così la situazione: "Ci siamo inchiodare sulla discussione del luogo dove costruire il nuovo spedale, senza valutare la riorganizzazione territoriale. Rischiamo di far scivolare la sanità pubblica verso quella privata". Intanto nonostante le emergenze e i tanti problemi, che si profilano all’orizzonte, per settembre ci saranno 180 persone in meno, che non verranno riconfermate.

Maria Grazia Lappa