Coronavirus Ascoli oggi, positiva una dottoressa. Primo caso ad Acquasanta

Era uno dei Comuni rimasti indenni. Il sindaco: "La persona sta bene" La professionista lavora invece al reparto di Geriatria convertito per il Covid

Cesare Milani, direttore dell’Area Vasta 5

Cesare Milani, direttore dell’Area Vasta 5

Acquasanta (Ascoli), 7 aprile 2020 - Acquasanta, uno dei pochi comuni dell’Area vasta 5 rimasto fino ad ora indenne dal contagio, ha registrato ieri, purtroppo, il primo positivo al Sars-Cov-2. A comunicarlo è stato il sindaco Sante Stangoni che, sulla pagina facebook del Comune, ha scritto: "Comunico alla cittadinanza che purtroppo c’è il primo caso di positività al Coronavirus sul nostro territorio.

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La persona è stabile, e si trova nel suo domicilio in buone condizioni. Rinnovo l’invito a rispettare tutte le prescrizioni restrittive imposte per gli spostamenti: rimaniamo a casa e non usciamo inutilmente". Secondo l’ultimo bollettino del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5, il numero complessivo dei positivi nella provincia di Ascoli ha raggiunto 234 unità.

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Quattro in più nelle ultime ventiquattro ore, dopo l’incremento di domenica di ben 42 casi, anche se su un numero elevato di tamponi. Del totale, 74 sono stati registrati ad Ascoli che dunque non ha subito aumenti ulteriori, 66 a San Benedetto che invece ha subito un incremento di due rispetto al giorno prima, 18 a Monsampolo, 14 a Grottammare, 11 a Monteprandone, 11 a Castel di Lama, 8 a Force e il resto distribuiti negli altri comuni della provincia. Dei 234 positivi del Piceno 15 sono ricoverati al Covid hospital di San Benedetto: 6 sono in terapia intensiva, 5 in semi-intensiva e 4 in degenza Covid, mentre in isolamento domiciliare fiduciario ci sono 362 persone.

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E ancora, dopo il caso dell’infermiera del ‘Madonna del Soccorso’ infettata, anche una dottoressa del reparto di geriatria riconvertito per ospitare pazienti Covid è risultata positiva. Fortunatamente, dopo un giorno di febbre, ora sembrerebbe stare bene.

Non si esclude che il contagio possa essere avvenuto in famiglia, in quanto il marito è infermiere in un’altra Area vasta. Comunque, tutti i medici e gli operatori del reparto saranno sottoposti al tampone. Sempre al nosocomio della riviera, oggi la direzione dell’Area vasta 5 farà il punto con la ditta fornitrice per accelerare i tempi relativamente all’installazione di una risonanza magnetica al Pronto soccorso. Infine, sul fronte donazioni, il Pio Sodalizio dei Piceni di Roma ha donato alle Regione Marche 20 mila mascherine. ‘Ogni donazione è un aiuto fondamentale in questo momento per la nostra regione - dice il presidente Luca Ceriscioli - e il Pio Sodalizio dei Piceni dimostra, ancora una volta, la vicinanza e l’affetto per le Marche, un legame indissolubile, che persiste fruttuoso da secoli e che non manca di rafforzarsi nei momenti di maggiore necessità’. La Regione destinerà le mascherine donate, che verranno immediatamente distribuite dalla Protezione Civile, alle strutture per anziani del territorio.