Coronavirus Ascoli, i casi positivi in realtà sono 85. Ecco perché

Secondo il Gores sono 111, ma nel conteggio ci sono anche i ricoverati a San Benedetto da altre province

Personale sanitario al lavoro in ospedale per combattere il virus (foto di repertorio)

Personale sanitario al lavoro in ospedale per combattere il virus (foto di repertorio)

Ascoli, 26 marzo 2020 - Ottantacinque contro centoundici. Ben 26 in più sono oggi i tamponi positivi attribuiti dal Gruppo operativo regionale per l’emergenza sanitaria al Piceno, rispetto a quelli che invece il Servizio igiene e sanità pubblica dell’Area vasta 5 ha registrato questa mattina. Secondo il Sisp diretto da Claudio Angelini, alla giornata odierna sono 85, e non 111, i casi con conferma di laboratorio nella provincia di Ascoli. Con 36 nel capoluogo, 16 a San Benedetto e i restanti sparsi sul territorio. Il numero complessivo emerso questa mattina è il risultato dei 210 tamponi processati ieri. Ma perché c’è questa discrepanza tra il dato del Gores e quello del Sisp, con quest’ultimo che comunque è l’organo deputato ad avere il controllo dei tamponi sul territorio dell’Area vasta 5? I motivi possibili sono due: il primo è che essendo il criterio della residenza quello seguito per l’attribuzione della territorialità, potrebbe accadere che un ascolano domiciliato ad Ancona, e che dunque è stato sottoposto al tampone nell’Area vasta 2, venga aggiunto ai positivi dell’Area vasta 5, il secondo, invece, è che nel calcolo del Gores potrebbero essere inclusi anche tutti quei casi di positività al Sars-Cov-2 che, pur non essendo rappresentati da cittadini residenti nel Piceno, sono ricoverati all’ospedale di San Benedetto. «Il dato reale dell’Area vasta 5, ad oggi – spiega Angelini – è di 85 positivi. Ma effettivamente c’è questo disallineamento tra noi del Sisp e il Gores, sia perché potrebbero esserci alcuni residenti nostri che eseguono il tampone fuori e che noi non vediamo, sia perché vengono processati nella nostra Area vasta tamponi di persone non del Piceno ricoverate all’ospedale di San Benedetto". Essendo infatti il ‘Madonna del Soccorso’ un Covid hospital, lo stesso è deputato ad accogliere pazienti provenienti anche da tutte le altre Aree vaste. Pazienti che ad oggi sono 54, di cui 11 ricoverati in terapia intensiva, 13 in area di semi-intensiva e 30 in reparti non intensivi. Sono invece 314 le persone in isolamento domiciliare fiduciario. Intanto, il Gores ha comunicato che nelle ultime 24 ore i tamponi positivi rilevati nelle Marche sono stati 180 su un totale di 727 processati. Infine, sta entrando a regime l’attività del laboratorio dell’ospedale ‘Mazzoni’ che, come detto, ieri ha esaminato 210 campioni, quintuplicando, nel giro di due giorni, la capacità tecnica iniziale, grazie all’attivazione della seconda macchina che si è aggiunta alla strumentazione iniziale. Nella giornata di oggi sono attesi ad Ascoli ulteriori kit, per un totale di 800 esami. "All’interno del polo di biologia molecolare di Ascoli, ristrutturato due anni fa – spiega Antonio Fortunato, direttore del laboratorio analisi dell’Area Vasta 5 – sono state acquisite strumentazioni all’avanguardia, sia come tecnologia, sia come livello di automazione. In questa emergenza ci siamo trovati a disporre di una strumentazione di elevata automazione, per la quale le aziende di diagnostica hanno sviluppato e mes so in commercio negli ultimi giorni reagenti specifici per determinare la presenza del virus. Avendo avuto la possibilità di approvvigionarci di questi reagenti specifici, ci troviamo ora nella condizione di essere utili all’interno della regione in termini di potenzialità di esecuzione degli esami". "Per l’acquisizione dei tamponi - spiega il direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani – ci siamo organizzati anche attraverso due strutture esterne all’ospedale, che ci permettono di essere più efficienti ed efficaci, sia in termini di screening, sia in relazione all’utilizzo ottimale dei dispositivi di protezione".