Coronavirus Ascoli Piceno, anche 3 bimbi tra i contagiati. "Serve calma"

Laura Olimpi: "E’ comunque normale che tra i genitori in questo momento ci sia maggiore ansia"

La pediatra Laura Olimpi

La pediatra Laura Olimpi

Ascoli Piceno, 19 agosto 2020 - Il fatto che questa nuova ondata di Coronavirus, nel Piceno, stia facendo registrare casi anche tra i bambini (ce ne sono tre positivi, rispettivamente di 3, 4 e 10 anni) e i giovanissimi, ha suscitato nelle famiglie con figli piccoli, o comunque adolescenti, una maggiore ansia. Ne sa qualcosa la pediatra Laura Olimpi, che invita però alla calma e ad utilizzare maggiore razionalità. "Tra i miei assistiti – dice – la preoccupazione c’è, ma è ancora sotto controllo. Credo che aumenterà con il ritorno a scuola dove la situazione sarà più difficile da gestire. Si tratta, infatti, di un posto chiuso dove ci si sta in tanti, ma bisognerà mantenere il sangue freddo".

Di casi di pazienti positivi al Sars-Cov-2 la pediatra Olimpi ancora non ne ha, solo un ragazzino in isolamento fiduciario in attesa di tampone. "Per quanto riguarda i bambini – continua – è difficile che siano i primi casi di Covid in una famiglia, semmai vengono contagiati da contatti stretti positivi. E’ normale, però, che tra i genitori in questo momento ci sia maggiore ansia. Mi capita sempre più spesso che mentre mi descrivono i sintomi di un qualche malanno del proprio figlio mi domandino anche se possa trattarsi di Covid".

Ha invece due assistiti positivi e uno in attesa di tampone perché di rientro dalla Spagna, il medico di medicina generale Lorenzo Magi. "Il punto di riferimento – dice – deve essere il proprio medico di famiglia. Dall’inizio della pandemia ho avuto famiglie coinvolte con il Coronavirus, si sono rivolte a me ed ho detto loro cosa dovevano fare per isolare il proprio caro positivo. Ora, invece, oltre a due positivi in isolamento ho il caso di una persona di ritorno dalla Spagna che deve fare il tampone. All’aeroporto di Fiumicino, nonostante abbia atteso, non gliel’hanno fatto, allora mi ha telefonato per avvisarmi. Tornerà a casa, dove si metterà in isolamento, in attesa che un medico dell’Usca (le Unità speciali per la continuità assistenziale che effettuano i controlli domiciliari dei malati, o sospetti contagiati, di Covid-19, e i tamponi per la verifica della positività al virus ndr) andrà a fargli il test. Io credo che la cosa più importante da fare in tutti questi casi sia quella di chiamare sempre il proprio medico, perché conosciamo i nostri pazienti da anni e sappiamo come muoverci".

Non ha infine alcun caso tra i propri pazienti, il medico di medicina generale di Arquata e Venarotta, Italo Paolini. "Ho avuto solo casi di semplici raffreddori – conclude – che comunque ti fanno stare sul chi va là. La guardia deve essere alta, ma occorre anche essere razionali. Del resto succede tutte le estati che le persone prendano il raffreddore o abbiano qualche linea di febbre a causa dell’aria condizionata, o dopo aver sudato. Il quadro del Covid è ben diverso e tra i sintomi ci sono: febbre alta per giorni, alterazione del gusto, astenia".

l. c.

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