Coronavirus Ascoli, altri undici positivi da rientri e feste

Dieci nuovi casi nel Piceno nelle ultime 24 ore e uno nel Fermano l’altro ieri: continua l’onda causata dai ritorni dall’estero

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Ascoli Piceno, 14 settembre 2020 - Sono 10 i nuovi positivi rilevati ieri nella provincia di Ascoli Piceno: 11 se si aggiunge quello rilevato nella giornata di ieri nel fermano. Di solito la domenica vengono processati pochi tamponi, quelli provenienti dalle urgenze ospedaliere, come dai pronto soccorso, oppure tamponi riguardanti persone che devono essere dimesse o trasferite da un ospedale all’altro, ma nella giornata di domenica i tamponi processati sono stati oltre 150, una buona parte del cosiddetto "percorso guariti".  Dei nuovi dieci positivi di Ascoli tre provengono da residenti nel comune di Monsampolo, tre dal comune di Offida, uno da Ascoli Piceno, una da Comunanza, uno da Palmiano e uno da Monteprandone, nessuno da San Benedetto. Sei dei positivi apparterrebbero allo stesso nucleo familiare di cittadini stranieri residenti in diverse località nella vallata del Tronto. Ieri mattina il Gores ha diramato i dati relativi alle ultime 24 ore e in provincia di Ascoli erano stati rilevati 8 positivi nel percorso di nuove diagnosi. Uno nella provincia di Fermo. Sarebbero casi collegati in prevalenza da rientro dall’estero, in particolare da Albania, Pakistan, Macedonia e Ucraina, ma anche alcuni da rientro dalla Sardegna. Si tratta di contagi in setting domestico e da contatti stretti con casi positivi. Quindi nelle ultime 48 ore, tra sabato e domenica, i casi positivi in provincia di Ascoli sono stati 18. Ieri non ci sono stati decessi nella Regione Marche e il numero delle persone che hanno perso la vita in provincia di Ascoli Piceno, per infezione da Coronavirus, resta fermo a 13, dato nettamente inferiore rispetto alle altre province delle Marche. Restano fermi a due i ricoveri in terapia intensiva a livello regionale. Una situazione che sembra essersi stabilizzata. Con la riapertura dell’anno scolastico, però, sale la preoccupazione del rischio contagi tra studenti e personale docente e non docente e nei prossimi giorni potrebbe aumentare il numero dei tamponi eseguiti anche in quest’ambito, oltre a quelli che solitamente vengono fatti in condizioni di urgenza negli ospedali e nelle altre strutture. Le misure di prevenzione sono state adottate, ma il pericolo di eventuali assembramenti esiste e ogni situazione sospetta dovrà essere affrontata con l’esecuzione del tampone.