Coronavirus Ascoli, la prima vittima è Virgilio Passerini

Aveva 89 anni, era un ingegnere. E' stato storico dirigente della Carbon

Virgilio Passerini aveva 89 anni

Virgilio Passerini aveva 89 anni

Ascoli Piceno, 28 marzo 2020 - L’ingegner Virgilio Passerini si è spento lo scorso 15 marzo all’ospedale di San Benedetto. E’ stata la prima vittima con il Coronavirus nel Piceno. Aveva 89 anni ed era originario di Massa Fermana. Cinque mesi fa aveva perso la moglie Fiorella e da quel momento le sue condizioni di salute sono peggiorate, sopraffatto dal dolore per la grave perdita che ha colpito anche i figli Giorgio e Piero, i nipoti e tutti i parenti.

Passerini è stato un dirigente di alto profilo della Carbon. Era il 1956 quando è entrato alla Sice come perito industriale, sovrintendendo al montaggio dei primi altoforni nell’allora Jugoslavia di Tito. Dovette trascorrere un Natale a Jaice, in Bosnia, città che ha sempre amato. Proprio lì, alla fine degli anni 50, avvenne un accoltellamento tra alcuni anti-italiani e dei conoscenti di Passerini accorsi a difenderlo. Dopo tanti anni il clima cambiò anche perché, nel frattempo, a spese dell’Elettro fornì latte in polvere, passeggini e altri beni ad un’intera generazione di operai e amici del posto. Tra gli ultimi forni installati sotto la sua supervisione, prima che diventasse manager dell’assistenza tecnica e collaudo dell’intero gruppo Elettrocarbonium, quelli di Taranto, alcuni ancora attivi.

Nel dirigere il Gruppo Sportivo Elettrocarbonium, Passerini aveva due capisaldi: la correttezza e la sportività. Durante la sua presidenza (ma anche negli anni successivi) il GSE ha vinto quasi sempre il premio per la squadra di calcio più corretta in campo e fuori. Per la sportività è rimasto famoso l’episodio in cui, per sdrammatizzare la fiera competizione nelle gare interne tra reparti, schierò nella squadra del reparto che dirigeva il sessantenne De Amicis, suo pupillo.

Giusto domani Passerini avrebbe dovuto partecipare come ospite d’onore alla festa per i 50 anni del G.S. Elettrocarbonium, annullata a causa dell’emergenza Covid 19.