"Così nascono nuove imprese in città"

Fioravanti spiega il progetto ’Resto al Sud’: "Dobbiamo cercare le condizioni per evitare che i cervelli ascolani vadano fuori"

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‘Resto al sud’, precisamente ad Ascoli. Favorire l’avvio di nuovi progetti imprenditoriali e alimentare l’economia cittadina cercando di frenare la fuga di cervelli. L’obiettivo che si è cercato di raggiungere con la convenzione stilata tra amministrazione comunale (ente accreditato con Invitalia Spa) e Istao (Istituto Adriano Olivetti di studi per la gestione dell’economia e delle aziende) è questo. "Grazie all’accreditamento fatto con Invitalia siamo riusciti a gestire le pratiche di questa misura che non tutti conoscono – ha esordito il sindaco Marco Fioravanti –. Oltre ai tanti contatti (64 gli utenti che hanno mostrato interesse) sono state presentate 14 domande e 4 sono state quelle finora finanziate. Una partnership importante. Abbiamo lavorato sulla promozione di questo supporto e grazie ad esso si è riusciti a legare la nascita di nuove imprese alla nostra città. Parliamo anche di aziende di fuori ma che metteranno la loro sede ad Ascoli. Loro porteranno un valore dal punto di vista economico e di competenza. Un fattore importante per costruire la visione di Ascoli nel 2030. Dobbiamo cercare le condizioni per evitare che i cervelli ascolani vadano fuori. Per creare l’ecosistema giusto però ci vuole tempo. Questo è solo l’inizio di un percorso. Ci tengo a stimolare nuovi imprenditori, giovani e meno giovani, per cercare di mettere a terrà idee innovative. Molti ragazzi hanno perso la speranza di investire in questo territorio. Vogliamo dare loro la possibilità di produrre sviluppo".

La misura, nata per essere destinata alle 8 regioni del sud, ha visto poi aggiungersi le zone rientranti nel cratere del sisma. Il finanziamento erogato a ciascun progetto ritenuto meritevole è stato strutturato con una parte a tasso zero, che l’imprenditore inizierà a rimborsare dal terzo anno per un totale di 8 anni, e da una parte a fondo perduto. Le risorse inizialmente stanziati sono state complessivamente di 1,250 miliardi di euro. Ancora 700milioni di euro i fondi a disposizione. "Rappresento l’Istao che da 8 anni ha una sede anche qui ad Ascoli – ha aggiunto Giuseppe Sestili –. Abbiamo avviato questo discorso per sostenere l’economia del Piceno. Un territorio che mostrava sofferenza. L’adesione a questo progetto credo abbia riscosso risultati importanti. Ci sono stati anche altri soggetti che hanno fertilizzato la loro voglia di fare impresa cercando di capire se quella era la strada giusta. I giovani hanno messo in moto una macchina che a mio modo di vedere troverà espressione positiva. Rimarco la sensibilità del comune di Ascoli che si è fatto parte attiva nei confronti dei progetti finanziabili mostrando apertura a tutti i comuni, compresi quelli colpiti del sisma".

Massimiliano Mariotti