Covid Ascoli, pronto soccorso al collasso: ambulanze bloccate per ore e caos

L’allarme degli addetti della Centrale Operativa del 118: "Da Fermo vengono dirottati i pazienti ma alcuni sono costretti ad attendere ore all’interno dei mezzi. Non possiamo andare avanti per molto"

Un operatore sanitario pronto a entrare in ambulanza

Un operatore sanitario pronto a entrare in ambulanza

Ascoli Piceno, 22 gennaio 2021 - Ambulanze bloccate per ore di fronte agli ospedali e Pronto Soccorso in affanno. È drammatica la situazione nel Piceno, che da giorni ospita i pazienti del fermano. La causa del problema risiede nella chiusura dei reparti dell’ospedale Augusto Murri di Fermo, dove nei giorni scorsi si sono verificati contagi a catena. Sono più di 80 gli infermieri e i medici fermani ad aver contratto il Covid, oltre a decine di pazienti. A far luce sulla situazione dei Pronto Soccorso di Ascoli e San Benedetto sono gli addetti della Centrale Operativa del 118, che si trovano in una situazione di reale difficoltà: "Siamo in affanno – dicono – i reparti sono saturi a causa dei pazienti provenienti dal fermano. Il Pronto Soccorso di Fermo, non avendo le disponibilità necessarie, è costretto a dirottare le ambulanze verso altre Aree Vaste, e molte arrivano al Mazzoni e al Madonna del Soccorso. Tutto questo sta generando una serie di conseguenze: alcuni pazienti sono costretti ad attendere all’interno delle ambulanze anche per ore prima di poter essere ricoverati, e questo perché i Pronto Soccorso sono pieni".

Nei giorni scorsi una donna ha dovuto attendere un’ora all’interno dell’ambulanza prima di poter essere accettata al Pronto Soccorso del Mazzoni: "La situazione è grave – dicono ancora gli operatori –. L’Area Vasta 4 così non ce la fa, ma nemmeno noi. Dobbiamo fare qualcosa per l’ospedale di Fermo, oppure aumentare i mezzi a disposizione. Le ambulanze non possono rimanere bloccate per ore, altrimenti non possiamo rispondere alle emergenze e rischiamo di non riuscire a garantire il soccorso. Senza contare che ci sono pazienti costretti a fare anche 70 chilometri in ambulanza, come è accaduto pochi giorni fa a un uomo arrivato al Mazzoni da Torre San Patrizio. Il Pronto Soccorso di Fermo, per ora, può garantire solo codici rossi e la nostra Centrale da 11 giorni sta deviando i codici meno gravi verso gli ospedali di Ascoli, San Benedetto e Civitanova. Ma non possiamo andare avanti così per molto". Si tratta, purtroppo, di una situazione non nuova: se fino a qualche mese fa, in seguito ad un accordo tra le Aree Vaste 4 e 5, i pazienti Covid del Piceno finivano a Fermo per l’aumento vertiginoso dei contagi, ora sta accadendo il contrario. "Siamo di fronte a una vera urgenza – concludono gli operatori del 118 – per questo servono misure urgenti, da adottare subito".