Covid, screening di massa Si parte il 18 dicembre

Il via da Ascoli alla Casa della Gioventù e alla palestra di Monticelli. Dopo settimane di decessi giornalieri, ieri nessun morto causa virus

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Dopo settimane di decessi giornalieri a causa del Covid, nelle ultime 24 ore il Piceno non ne ha registrato nemmeno uno. Una bella notizia, finalmente. Anche se nelle Marche, ieri sono comunque morte sette persone. Sono invece fermi a 90 i ricoveri nei due ospedali di Ascoli e di San Benedetto, mentre i primi sei pazienti positivi sono entrati nella Rsa di Ripatransone, da ieri aperta. E ancora, la giunta regionale ha approvato il progetto di screening rivolto alla popolazione per la prevenzione del contagio da Covid-19. Si inizia dal 18 dicembre dalle città capoluogo di provincia, e dunque anche ad Ascoli dove i luoghi deputati ad accogliere i cittadini che si vorranno sottoporre al tampone saranno la ‘Casa della gioventù’ in zona Pennile di Sotto e la palestra di Monticelli per gli abitanti del quartiere. La prima è stata già sperimentata in occasione della vaccinazione di massa promossa, a luglio scorso, dal Servizio di igiene e sanità pubblica. Lo screening sarà gratuito e su base volontaria. Saranno utilizzati i tamponi antigenici rapidi, che con la facilità di esecuzione e la brevità dei tempi di risposta (15-30 minuti) garantiranno la possibilità di concludere il monitoraggio diffuso in tempi brevi. Lo screening è aperto a tutti i cittadini di età superiore ai 6 anni, mentre sono esclusi: le persone che hanno sintomi che indichino un’infezione da Covid-19 e chi è attualmente in malattia per qualsiasi altro motivo, chi è stato positivo al Covid-19 negli ultimi tre mesi, chi è già in quarantena o in isolamento fiduciario, chi ha già prenotato l’esecuzione di un tampone molecolare, chi esegue regolarmente i test per motivi professionali e le persone ricoverate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie.

Infine, sul fronte della solidarietà, l’associazione di beneficienza ‘Nessun dorma’ di Pagliare ha donato al reparto di pediatria dell’ospedale ‘Mazzoni’ un umidificatore attivo con generatore di flusso integrato (sistema Airvo2). Si tratta di un dispositivo medico che permette di eseguire una ventilazione non invasiva, erogando ossigeno a flusso elevato, caldo ed umidificato. I vantaggi rispetto ai sistemi di ossigenoterapia convenzionali sono numerosi: l’ossigenoterapia è più confortevole, consente al bimbo di mangiare e di dormire più tranquillamente, eroga un’ampia gamma di flussi e concentrazioni di ossigeno, permette una migliore tolleranza aumentando l’efficienza respiratoria, migliora inoltre la rimozione delle secrezioni riducendo il rischio di infezioni. L’utilizzo di questo sistema è rivolto ai pazienti con difficoltà respiratorie moderata-severa siano essi neonati, che lattanti affetti da bronchiolite acuta, principale causa di ospedalizzazione sotto l’anno di vita.

Lorenza Cappelli