Cratere del sisma e aree perimetrate Oggi consiglio comunale aperto

Convocato per l’approvazione dei nuovi piani urbanistici dopo la riunione di maggio, in cui c’erano state diverse proteste: il risultato finale dopo i confronti coi residenti e il voto

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La ricostruzione ad Arquata.

Con l’arrivo di dicembre inizia un mese di grandi speranze per le popolazioni terremotate di Arquata. Oggi alle 15,30 è convocato un consiglio comunale per l’approvazione definitiva dei Piani urbanistici attuativi delle aree perimetrate di Arquata, Pretare, Pescara, Capodacqua, Piedilama, Vezzano, Tufo. La presentazione a maggio scorso fu accompagnata da polemiche, giacché le proposte non misero d’accordo tutti. C’è stato il tempo per fare le osservazioni da parte dei residenti e domani verrà illustrato il risultato finale che attende il voto del consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria presso il centro di aggregazione di Pretare dove è annunciata la presenza di tanti cittadini. E’ di ieri intanto la notizia che la Cabina di Coordinamento Sisma 2016 ha raggiunto l’intesa sul Testo Unico della ricostruzione privata che riorganizza, semplifica ed innova le norme contenute in sessantuno ordinanze che vengono contestualmente abrogate; ottenuto il via libera della Corte dei Conti, il Testo entrerà in vigore l’1 gennaio insieme alla nuova piattaforma telematica Gedisi per la gestione delle pratiche sisma. Il documento raccoglie in 130 articoli e 15 allegati oltre 550 disposizioni (con 65 allegati) che sono state adottate a partire dal 2016, superando un quadro di regole stratificato, a volte sovrapposte, di difficile comprensione. Al di là della semplificazione e del riordino delle norme, il Testo apporta innovazioni anche sostanziali, che danno alla ricostruzione dopo il terremoto in centro Italia una configurazione più semplice, attenta alle caratteristiche del territorio e alle esigenze dei cittadini. Vengono introdotte nuove norme, in particolare, per favorire il completamento della ricostruzione, ampliando ad esempio le tipologie di edifici ammessi al contributo o consentendo ai comuni di subentrare, in taluni casi, ai proprietari privati. E si delineano per la prima volta i principi che orientano la ricostruzione, cioè speditezza e semplificazione amministrativa, legalità, imparzialità, trasparenza, partecipazione, e le sue finalità: sicurezza degli edifici e del territorio, sostenibilità ambientale, efficienza energetica, qualità architettonica, tutela e valorizzazione del patrimonio, lo sviluppo sostenibile.

Peppe Ercoli