REDAZIONE ASCOLI

Crisi Beko Europe: Golden power per salvare 2000 posti di lavoro e sostenere la riorganizzazione

Mozione per evitare licenziamenti Beko Europe con Golden power, investimenti e ammortizzatori sociali per la ricollocazione.

Un tavolo di concertazione per scongiurare il licenziamento di quasi duemila dipendenti di Beko Europe, applicando lo strumento della Golden power. Sostenere la riorganizzazione produttiva, favorendo investimenti che aiutino anche a mantenere l’occupazione durante la crisi. E, nella peggiore delle ipotesi, garantire l’accesso agli ammortizzatori sociali e un’adeguata formazione in vista di un’eventuale ricollocazione.

Può essere sintetizzata così la mozione presentata dal senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, e sottoscritta dai parlamentari Susanna Camusso, Alessandro Alfieri e Silvio Franceschelli del Partito democratico, Elena Sironi del Movimento 5 Stelle e Luigi Spagnolli del gruppo per le Autonomie. Il testo impegna il governo a salvaguardare l’occupazione e a garantire il proseguimento di tutte le attività dell’azienda.

Di ricostruzione e spopolamento, fattori che dipendono l’uno dall’altro, parla invece Luciano Agostini, presidente del Gal Piceno: "Anniversario del sisma 2016, la nostra provincia ai primi posti per spopolamento e la recentissima vertenza Beko. Le cause dell’abbandono delle aree interne però, provengono da lontano. Mi riferisco all’industrializzazione delle valli che hanno man mano costruito il manifatturiero intercettando forza lavoro proveniente dalle aree interne cui ha fatto seguito, in queste realtà, un depauperamento di servizi pubblici e privati che le ha rese pian piano meno attrattive. Purtroppo qualcosa non è andato come auspicavamo. Si è fatto riferimento a vari modelli (modello Emilia, Friuli ndr) ma nessuno, né a destra né a sinistra ha mai rivendicato la bontà del ‘modello Marche’. Un modello che dopo il terremoto del 1997 consentì al governo Prodi e a quello regionale di D’Ambrosio di completare in 10 anni la ricostruzione. lasciando opere infrastrutturali importanti come la quadrilatero, una classe dirigente tecnica di primo ordine, una protezione civile attrezzata".

Il commissario alla ricostruzione Castelli ha proposto una fiscalità agevolata per favorire il rientro nelle zone dell’entroterra. "La proposta di Castelli è piuttosto debole perché rivolta solo a soggetti italiani che vivono all’estero e vorrebbero rientrare. Io penso invece che tale intuizione potrebbe mostrare la sua vera portata se estesa a tutti. Al commissario dico che il Gal è a disposizione per valutare e articolare meglio le proposte che secondo noi devono essere messe in campo per invertire questa tendenza".

Infine, una nuova interrogazione sulla Beko è stata presentata ai ministri Urso e Calderone dalla senatrice Raffaella Paita su sollecito della presidente di Italia Viva Ascoli, Maria Stella Origlia e Fermo, Moreno Bellesi.