Crisi idrica Ascoli Piceno e Fermo, da lunedì niente acqua di notte in dieci Comuni

Il Fermano e la Vallata del Tronto le zone più interessate: serbatoi chiusi dalle 23 alle 6,30

L'annuncio è arrivato durante una conferenza

L'annuncio è arrivato durante una conferenza

Ascoli, 23 luglio 2020 - In dieci Comuni delle province di Ascoli e Fermo scatta il razionamento notturno dell'acqua: da lunedì, dalle 23 alle 6,30, la Ciip chiuderà alcuni serbatoi alla luce dell'emergenza che va avanti ormai da mesi e che ora è arrivata a un punto critico.

Sono Servigliano, Santa Vittoria, parte della città di Fermo, Grottazzolina, Castorano, Spinetoli, Offida, Acquaviva, San Benedetto e Monteprandone i Comuni maggiormente interessati, mentre saranno salve le zone servite dagli impianti di soccorso: Ascoli, Maltignano e Folignano grazie a Castel Trosino, Porto d'Ascoli con Fosso dei Galli, Porto San Giorgio e parte di Fermo per mezzo di Santa Caterina, e pure la zona tra Amandola e Comunanza che riceve acqua dalla sorgente di Sasso Spaccato.

Riduzione delle portate in sorgente, crescente domanda idrica da parte dell’utenza, attuale andamento climatico stagionale: sono i tre motivi che hanno spinto la Ciip a decidere la chiusura notturna dei serbatoi.

A Fermo le zone di San Martino, San Girolamo, Cappuccini e Val d'Ete resteranno a secco. A Servigliano niente acqua di notte per la zona Curetta e il centro abitato; interessati anche i centri abitati di Grottazzolina e Servigliano.

Nella provincia picena a Castorano niente acqua di notte a San Silvestro, Gaico e nel centro urbano; a Spinetoli la chiusura interesserà la frazione di Pagliare, mentre Offida avrà la Zona Cappuccini e il centro urbano alle prese con la chiusura dei serbatoi.

Niente acqua dalle 23 anche nel centro urbano di Acquaviva e nelle Contrade San Vincenzo e Colle in su; come pure a Centobuchi e Stella di Monsampolo. A San Benedetto le chiusure avranno effetti sulla Zona ponte rotto e la Zona industriale Acquaviva.

Una misura che dovrà accompagnarsi a una maggiore sensibilità da parte dei cittadini, visto che si registrano picchi di consumo che non fanno dormire sonni tranquilli. Per questo la Ciip ha chiesto a tutte le amministrazioni comunali e alle Prefetture di sensibilizzare l’utenza al contenimento dei consumi, ha chiesto ai sindaci di firmare delle ordinanze per raccomandare ai cittadini un uso oculato dell’acqua e per le sole esigenze igienico - potabili, specificando che non sono consentiti altri usi dell'acqua potabile (come innaffiare orti, giardini e cortili, lavare automezzi, pulire strade e marciapiedi). Appello anche alla Polizia locale perché vigili sul corretto uso della risorsa idrica, anche applicando ai trasgressori le sanzioni previste dalla legge.