GIUSEPPE DI MARCO
Cronaca

Crisi, Viva San Benedetto non chiude la porta

Dopo la sfuriata mediatica del sindaco e la sfiducia all’assessore Capriotti una riappacificazione tra sindaco e lista ci potrebbe stare

Antonio Spazzafumo e Tonino Capriotti

Antonio Spazzafumo e Tonino Capriotti

Lista cinica: è un’espressione che popola le battute di ogni campagna elettorale e che ora ben si adatta a descrivere il possibile sviluppo del civismo rivierasco. Cinico sarebbe, ad esempio, riformare la maggioranza ormai data per perduta per arrivare a fine mandato. Eppure un accordo del genere, per quanto possa apparire spregiudicato, è ancora possibile. Dopo la sfuriata mediatica del sindaco e la sfiducia all’assessore Capriotti, una riappacificazione tra Spazzafumo e la lista di Giselda Mancaniello e Barbara De Ascaniis potrebbe comunque avere luogo. Una strada in salita a pendenza massima ma il gruppo consiliare, pur rispedendo al mittente tante accuse, non chiude i cancelli. Cosa che tutti, in fin dei conti, si sarebbero aspettati. La lista rammenta che, quando nel dicembre 2023 "il gruppo consiliare Rivoluzione Civica non si è presentato in assise e la seduta è andata deserta, l’assessore Sanguigni è rimasto al suo posto e questo non ha determinato il venir meno della fiducia del sindaco".

Inoltre, si legge nella nota, "quando il 9 settembre 2024 i consiglieri Pasquali e De Renzis si sono presentati in consiglio comunale e sono passati in minoranza nel gruppo misto, l’assessore Lia Sebastiani è rimasta al suo posto e questo non ha determinato il venir meno della fiducia del sindaco". Invece, fa notare la lista, "quando il 26 giugno 2025 il gruppo consiliare Viva San Benedetto non si è presentato in assise e la seduta è andata deserta, la fiducia del sindaco nei confronti del vicesindaco Capriotti, primo degli eletti per numero di preferenze in tutta la coalizione che ha sostenuto Antonio Spazzafumo, si è volatilizzata in poche ore". Insomma, seguendo questa logica sarebbero stati usati due pesi e due misure. Peraltro viene fatto notare come in tre anni il sindaco non si sia mai dissociato da parole o azioni del suo vice, il che renderebbe la sfiducia ancora più strana. "Il sospetto – conclude la nota – è che nel merito il venir meno della fiducia abbia altre motivazioni su cui siamo pronti anche a confrontarci". Insomma, il regolamento di conti prosegue, ma nessuno mette la parola fine a questa vicenda. Tutto è nelle mani di Spazzafumo, al quale i fedelissimi hanno dato carta bianca per risolvere la questione. Anche tramite un accordo con la lista, che di certo non piacerebbe a tanti della maggioranza, in primis Umberto Pasquali, secondo cui quella intrapresa da Viva San Benedetto sarebbe una strada senza ritorno. Se anche il cinico accordo dovesse fallire, non resterebbe che il gruppo misto.

Giuseppe Di Marco