Cup anche in farmacia, via alle prenotazioni

Saranno ben 40 su 68 quelle che entro il mese di luglio avranno attivato il sistema per visite specialistiche ed esami diagnostici.

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Saranno 40, su 68 totali, le farmacie della provincia di Ascoli che entro il mese di luglio avranno attivato il sistema Cup per la prenotazione di visite specialistiche ed esami diagnostici. Nel capoluogo piceno hanno aderito quasi tutte, e qualcuna, almeno un paio, è già partita con l’erogazione del servizio. Ma come funziona? Innanzitutto non occorre più telefonare al Centro unico di prenotazione, rischiando di attendere ore prima di riuscire a parlare con un operatore, e nemmeno recarsi personalmente alle casse che si trovano all’ospedale ‘Mazzoni’ dove spesso le file sono interminabili, ma è sufficiente andare nella propria farmacia di fiducia. Al momento della prenotazione è necessario avere con sé l’impegnativa del medico e la tessera sanitaria. Sarà il farmacista, poi, a fare tutto il resto. Nelle Marche le farmacie che hanno aderito sono 325, più del 50%, e sono 800, complessivamente, i farmacisti da abilitare. Il corso di formazione è già iniziato in via telematica, ed il sistema di prenotazione sarà in grado di accedere in tutto il territorio regionale. L’accordo Cup è stato sottoscritto in Regione da Federfarma Marche ed Assofarm ed entrambe confermano come questo servizio rappresenti un momento importante per la farmacia marchigiana, chiamata a svolgere, dopo anni di impegnative trattative, un ruolo rilevante nel sistema sanitario regionale. "E’ certo – dice il presidente di Federfarma Marche, Andrea Avitabile - che il grande ed inaspettato consenso ottenuto dall’accordo, al di sopra delle più rosee previsioni, ha determinato problemi in fase di risoluzione: sono 325 le farmacie che hanno ad oggi aderito con oltre 800 farmacisti indicati come utilizzatori del sistema. Questi numeri sono il segnale di come i titolari di farmacia, sono sempre in prima linea, pronti a dare risposte concrete ai cittadini- clienti. Gli attuali piccoli ritardi ed i comprensibili disagi, in uno spirito di competizione accettabile, non possono condizionare un grande progetto che ha posto le basi per concretizzare, anche in questa regione, il futuro sistema della farmacia dei servizi. Se da un lato, infatti, era stata prevista una partenza scaglionata del servizio nelle farmacie, dall’altro evidenti limiti dell’infrastruttura di rete hanno penalizzato l’avvio in contemporanea in tutti i comuni marchigiani. Al momento è anche da considerare che le normative Covid impongono di evitare assembramenti eccessivi per cui alla formazione sono state invitate solo poche decine di farmacie, ma si è certi che entro il mese di luglio tutte le strutture potranno approfondire l’operatività ed avviare l’accesso al sistema".

Lorenza Cappelli