Cupra, discarica a cielo aperto vicino al parco archeologico

Intervento degli operai nella scarpata di via delle Ginestre, raccolti rifiuti per 18 quintali

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Due squadre di operai del comune di Cupra e della Picenambiente sono state impiegate per la ripulitura di una porzione della scarpata di via delle Ginestre, nei pressi del parco acheologico naturalistico, trasformata da gente senza scrupoli in una grande discarica. Gli operatori, assieme all’architetto Lorenzo Picchietti del servizio ambiente del comune, si sono calati lungo la scarpata in mezzo alla boscaglia per cercare di recuperare quanto più materiale possibile. Diversi i sacchi raccolti, per circa 18 quintali: si tratta perlopiù di rifiuti domestici. Rinvenuta anche una batteria per auto esausta, pezzi di veicoli (con numero di serie e targa dell’auto) e confezioni di farmaci: le forze dell’ordine sono già al lavoro per rintracciare i trasgressori, che saranno sanzionati con multe che possono raggiungere anche i 500 euro, salvo l’applicazione del codice dell’ambiente nel caso di rifiuti speciali e pericolosi. "Sembra assurdo ancora oggi – afferma l’assessore all’ambiente Lucio Spina – assistere a gesti simili, nonostante la crescente attenzione ambientale che Cupra ha da sempre dimostrato, e nonostante la stragrande maggioranza dei cittadini cuprensi faccia un’ottima raccolta differenziata, che si attesta sul 70%. Inoltre ci troviamo in un ambito estremamente sensibile, nei pressi dell’area floristica ’Collina San Basso’, protetta dalle norme regionali e del parco archeologico naturalistico Civita, uno dei poli attrattivi su cui si sta lavorando maggiormente negli ultimi anni. Comportamenti simili sono un pessimo biglietto da visita per i turisti, un danno e un’offesa per l’intera comunità, da un punto di vista morale ma anche materiale".

Marcello Iezzi