Curti: "Ferrovia dei due Mari, si può fare"

L’ex sindaco di Force in lizza per un posto in Parlamento: "Modello Marche? Fallimento totale nella nostra regione del centrodestra"

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Nessun destino è già scritto. E’ lo slogan lanciato da Augusto Curti in vista delle elezioni del 25 settembre. Elezioni alle quali l’ex sindaco di Force arriverà con un posto blindatissimo nel listino della Camera: dunque sarà lui a rappresentare a Montecitorio il Piceno per il Partito Democratico. A presentarlo il segretario e consigliere comunale Francesco Ameli, che sottolinea come dal 2018 non c’erano parlamentari democrats provenienti dal Piceno, e attacca i rappresentanti degli altri partiti per non aver fatto nulla per il territorio in questa legislatura ormai al termine. Accanto a lui, la consigliera regionale Anna Casini sottolinea i numeri di Curti: "Alle Regionali del 2020 ha ottenuto 4.500 voti, mentre alcuni consiglieri eletti hanno avuto soltanto 500 preferenze". Ed è forse per premiare questi numeri che i vertici del Pd, un po’ a sorpresa, hanno scelto lui per le elezioni politiche del 25 settembre. Curti non si spaventa, e anzi interpreta al meglio la strategia del partito. "I sondaggi danno favorito il centrodestra – spiega – ma al momento c’è un 40% di elettori che non si esprime, tra chi non vuole neppure andare a votare e chi è ancora indeciso. Vincerà chi riuscirà a convincere una parte di questo elettorato". Poi l’affondo agli avversari: "Il centrodestra non è attendibile: tutto quello che ha proposto in campagna elettorale in vista delle Regionali non solo non è stato fatto, ma addirittura non è neanche stato affrontato. Penso ad esempio alla Sanità e al terremoto, problematica, quest’ultima, che conosco bene perché da sindaco sono stato nella cabina di regìa guidata dal commissario Legnini, al quale va riconosciuto il merito di aver dato un’accelerata alla ricostruzione". E ancora: "Il centrodestra vuol far credere di rappresentare il nuovo, ma sono gli stessi personaggi che erano al governo quando l’Italia rischiò di finire in default". Infine un accenno al cosiddetto ‘modello Marche’, sbandierato da Salvini e Meloni. "Il modello Marche non esiste – dice Curti –. Quello che è stato fatto nella nostra regione dal centrodestra è un fallimento totale". Poi le proposte. "La crisi energetica è la questione più urgente da affrontare – spiega –. La nostra idea, nell’immediato, è di tamponare una situazione che a breve rischia di diventare insostenibile per tante aziende e famiglie". Veniamo ai temi locali: "Non possiamo permettere che al nord della regione vadano tutti i fondi per realizzare l’alta velocità e qui da noi non siamo in grado di intercettarli" afferma, mentre sul discorso ’ferrovia dei due mari’ Curti dice: "E’ soltanto un sogno? No, per noi deve essere una realtà, altrimenti non ne parliamo per niente. Nel decreto sostegni lo studio di fattibilità è stato inserito. Il 26 settembre si vedrà chi avrà il coraggio di affrontare questo problema".

Domenico Cantalamessa