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Da Folignano alla Corea "Così resistiamo al caldo"

Nicole è a Seoul per il raduno scout: il suo racconto delle temperature estreme E ora c’è il rischio tifone e il rimpatrio avviato da parte della Farnesina.

Da Folignano alla Corea "Così resistiamo al caldo"

Inizierà oggi l’evacuazione degli scout riunitisi in Corea del Sud in occasione dell’evento Jamboree, a causa del possibile arrivo nella zona del tifone Khanun. Dopo il caldo estremo, infatti, ora si teme per la pioggia torrenziale. L’Ambasciata d’Italia a Seoul, d’intesa con la Farnesina e in costante contatto con le Autorità locali, continua a monitorare le condizioni dei milleduecento partecipanti che compongono il contingente italiano. Tra i tanti ragazzi presenti a Seoul, anche una delegazione del Piceno: "Fa caldissimo e c’è troppa umidità: mediamente, per resistere, beviamo quattro litri di acqua al giorno". È la testimonianza della sedicenne Nicole Panichi, ragazza di Villa Pigna, che in questi giorni sta partecipando al ‘World Jamboree’, ovvero il raduno mondiale degli scout ospitato dalla Corea del Sud. Dalle Marche sono partiti 36 ragazzi, sei dei quali dalla provincia di Ascoli. E tra questi c’è Nicole. Il raduno doveva concludersi il 12 agosto, ma gli effetti nefasti della crisi climatica, tra caldo torrido e poi piogge minacciose, lo accorceranno. La festa, per alcuni, si è infatti trasformata in un incubo: il caldo e i disservizi nell’accoglienza hanno spinto, ad esempio, i quattromila partecipanti britannici e i 1.500 americani a lasciare la manifestazione. Secondo le autorità locali e gli organizzatori, d’altronde, circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi legati alle temperature estreme. Nel tentativo di ‘salvare’ la festa degli scout, il governo sudcoreano ha inviato medici e infermieri militari sul posto, visto che le temperature giornaliere variano tra 35 e 38 gradi. "È stato anche allestito un percorso – continua NIcole – tipo serra, con delle piante e dei teloni, passando per il quale riusciamo a rinfrescarci attraverso il vapore. Stiamo resistendo e, per fortuna, nel gruppo marchigiano non ci sono stati malori. Per quanto riguarda il Piceno siamo tre ascolani, un sambenedettese e due ragazzi di Grottammare. Per me è la prima volta in un evento del genere, di rilevanza mondiale, e sto provando delle fortissime emozioni. Viviamo delle giornate memorabili tra incontri, eventi e momenti di condivisione. Non c’è mai un attimo di tregua, tanto che appena abbiamo cinque minuti liberi crolliamo dal sonno. Vale la pena, però, essere stanchi pur di partecipare a un’esperienza così". Nicole si è avvicinata allo scoutismo quando aveva appena cinque anni. Oggi frequenta il liceo classico Stabili, ha un fratello gemello Walter, scout come lei, e da grande vuol diventare medico. "Essere qui è un sogno che si realizza – conclude la sedicenne di Villa Pigna – Ho conosciuto tante persone di ogni parte del mondo". Un sogno destinato a infrangersi contro un clima diventato violento ed estremo.

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Matteo Porfiri