"Da giugno abbiamo aperto 22 cantieri"

Consiglio comunale, i numeri del sindaco: "Con 200 milioni di euro siamo il quarto comune d’Italia per finanziamenti e investimenti"

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Si è aperto con un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’avvocato Francesco Marozzi e del linguista Luca Serianni (discendente di una delle famiglie più antiche di Ascoli e nel rispetto delle sue volontà sepolto nel civico cimitero), e con il ricordo di Innocenzo Cenciarini (padre del consigliere comunale Flavia Cenciarini), il consiglio comunale che si è svolto ieri pomeriggio. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco Marco Fioravanti che ha aggiornato l’assemblea sullo stato dell’arte dei cantieri in città: 22 sono quelli che sono stati aperti dall’11 giugno scorso per il rifacimento del manto stradale, poi c’è quello che sta interessando corso Trento e Trieste, e i due riguardanti le scuole rispettivamente di Poggio di Bretta e la media ‘Don Giussani’ di Monticelli.

"Abbiamo passato i nostri primi tre anni non solo ad affrontare la pandemia, ma concentrati anche sui grandi progetti – dice il primo cittadino ascolano –. Con 200 milioni di euro siamo il quarto comune d’Italia per finanziamenti e investimenti con il Pnrr e dall’11 giugno abbiamo messo a terra le risorse aprendo 22 cantieri per asfalti, quello di via Trieste e i due per le scuole. Di quest’ultime – aggiunge Fioravanti – ne ricostruiremo 16 e dovremo trovare le sedi temporanee per gli studenti. Un altro cantiere imminente è quello relativo al taglio della curva di San Filippo. Non c’è una data certa, ma stiamo programmando per far partire i lavori dopo Ferragosto. E ancora, sono in conclusione i lavori al campo sportivo Don Mauro Bartolini per il quale prevediamo l’inaugurazione all’inizio di settembre, e intitoleremo la tribuna a Enrico Romandini su proposta dei ragazzi del quartiere".

Quindi, è stato il momento delle risposte alle interrogazioni presentate dai consiglieri comunali Francesco Ameli, Angelo Procaccini e Pietro Frenquellucci del Partito Democratico aventi a tema la sanità del Piceno e l’ospedale ‘Mazzoni’ con la relativa nomina finita al centro di molte polemiche del primario del reparto di chirurgia.

"Ad oggi – dice Ameli - non esiste ancora alcun finanziamento per il nuovo Pronto soccorso e tutte le unità operative vivono una grande sofferenza dal punto di vista del personale, ci sono accorpamenti di reparti come urologia e nefrologia con diminuzione di posti letto e la medicina d’urgenza è di fatto chiusa con la trasformazione in polifunzionale Covid. Chiediamo al sindaco quali sono le iniziative che intende portare avanti concretamente per ridare dignità al Mazzoni e alla sanità dell’Area vasta 5".

"In dieci anni – risponde Fioravanti – la Regione ha saputo solo chiudere gli ospedali. Urologia è accorpata da tre anni, ma ora sono iniziati i lavori per staccarla e per il Pronto soccorso c’è un importante progetto di telemedicina per alleggerirne il carico".

Lorenza Cappelli