Da scuola a bivacco: effetto post sisma

Monticelli, l’ex media Don Giussani e la ludoteca Riù nel totale abbandono. Tra l’elba alta e i rifiuti c’è di tutto, dai giochi alle casse di birra

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Una recinzione divelta, un prato dall’erba altissima, un campo da basket in disuso, e poi due porte spalancate su un mondo dimenticato: quello della ex scuola media Don Giussani e della ludoteca Riu’. Una struttura terremotata dall’ormai lontano 2016, pericolante e pericolosa eppure incredibilmente accessibile a chiunque. Non a caso, infatti, quasi ogni giorno si vedono ragazzi intenti a giocare a basket nel campo, al di là di un nastro arancione che è stato strappato via, rendendo libero il passaggio.

Basta salire una scala ed ecco che ci si trova davanti a un paesaggio desolante, reso ancora più tetro dagli oggetti disseminati sul piazzale: ricordi di un passato felice, dell’aria spensierata che un tempo si respirava in quegli spazi. Peluches, giocattoli, materassini, quelli con cui una volta giocavano i bambini della ludoteca, ma anche sedie e scrivanie che facevano parte della scuola e che ora sono alla mercè di chiunque. Su quel piazzale, come se non bastasse, ci sono due porte spalancate, che consentono l’accesso immediato al plesso, sul quale, del resto, negli ultimi anni sono proliferate le polemiche. Le perplessità sono sorte a partire dalla recente costruzione dello stabile, inspiegabilmente finito nella lunga lista delle scuole dichiarate inagibili nonostante sia stato realizzato negli anni ’90, quando già era in vigore la normativa antisismica. Per la ricostruzione del plesso, nel 2017, sono stati erogat i5 mi¬lio¬ni di euro, in seguito a uno stanziamento del Commissario straordinario alla ricostruzione, mentre l’avvio del cantiere è previsto per il 2022. Per adesso, però, tutto è lasciato all’incuria con apertura al pubblico. Entrare nell’edifico è facilissimo, e lo fanno ogni giorno decine di ragazzi.

All’interno si trova davvero di tutto: libri, quaderni, giochi, banchi, sedie e addirittura un teatrino per gli spettacoli dei bambini. Tutto è rimasto com’era prima del sisma, ma basta un’occhiata per trovare elementi estranei al contesto: una cassa vuota di birra, ad esempio, quale traccia inequivocabile del passaggio di altre persone che ogni giorno commettono violazione di domicilio restando inosservate. Ma all’occhio dei residenti non è sfuggito ‘il particolare’: "È una situazione a rischio – dicono – il Comune dovrebbe fare qualcosa. Ogni giorno si vedono ragazzi entrare all’interno del parco, che versa in uno stato di totale abbandono, e che da lì accedono tranquillamente nella scuola, che dovrebbe essere chiusa, perché inagibile e quindi molto pericolosa". Ignaro di tutto, il sindaco Marco Fioravanti, dal canto suo assicura: "Manderemo immediatamente dei tecnici a fare un sopralluogo e poi provvederemo a chiudere tutti gli accessi. La sicurezza dei cittadini deve restare al primo posto". Valeria Eufemia