Dagli insulti alle botte Uno sguardo di troppo e si scatena la rissa In aula i tre arrestati

Ci hanno rimesso anche le forze dell’ordine. Domani l’udienza di convalida

Dagli insulti alle botte  Uno sguardo di troppo  e si scatena la rissa  In aula i tre arrestati

Dagli insulti alle botte Uno sguardo di troppo e si scatena la rissa In aula i tre arrestati

E’ in programma questa mattina l’udienza di convalida dell’arresto delle tre persone finite nei guai per una rissa avvenuta a San Benedetto in viale De Gasperi. Si tratta di due gemelli 35enni di nazionalità macedone di un italiano di 23 anni residente a Monsampolo posti agli arresti domiciliari per disposizione della Procura di Ascoli. Tutti e tre, già conosciuti per precedenti di polizia, dovranno comparire davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Annalisa Giusti. Difesi dagli avvocati Gramenzi e Angelozzi, sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, rissa aggravata. Erano da poco passate le cinque di mattina dello scorso sabato 15 aprile quando una volante del commissariato di San Benedetto è dovuta intervenire in viale De Gasperi dove era stata segnalata una rissa. Gli agenti hanno subito riconosciuto uno dei due fratelli macedoni già protagonista di altri episodi del genere negli anni passati. Stava discutendo con il ragazzo italiano ed entrambi portavano i segni di uno scontro violento: li hanno quindi separati.

Poco dopo è giunto l’atro fratello macedone, anche lui noto alla polizia: era molto agitato anche lui. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. Quando il 23enne di Monsampolo ha pronunciato la frase "sti albanesi di merda vengono qui in Italia a comandare" è ripresa la lite con calci e pugni violenti volati a destra e a manca, nonostante poliziotti e carabinieri si fossero frapposti fra i due macedoni e l’italiano. Ci sono voluti parecchi minuti per far desistere i tre soggetti dal continuare a picchiarsi, colpendo nel contempo anche i rappresentanti delle forze dell’ordine che cercavano di dividerli.

Alla fine sono rimasti feriti un agente di polizia che ha riportato lesioni per 30 giorni di prognosi, un carabiniere della stazione di San Benedetto che ha avuto dai sanitari 5 giorni di prognosi per lesioni fortunatamente non particolarmente gravi; feriti anche altri due poliziotti con prognosi di 7 e 10 giorni. Pure i tre arrestati nella rissa hanno riportato lesioni ed escoriazioni con perdite di sangue, soprattutto alle mani. Uno degli albanesi e l’italiano sono stati medicati al pronto soccorso per traumi cranici. La lite è iniziata per uno sguardo di troppo non accettato; inizialmente ha coinvolto altri giovani che si trovavano con il ragazzo italiano ed è avvenuta in più fasi, prima all’interno di un bar e poi all’esterno, con il 23enne e il macedone che se le sono date di santa ragione. C’era anche una donna, presa a spintonate. L’italiano si è quindi rintanato nel bar per evitare guai peggiori. Ma il macedone e la donna l’hanno di nuovo preso e trascinato all’esterno dove lo scontro è ripreso, finché non sono intervenuti alcuni operatori ecologici e quindi la polizia.

Peppe Ercoli