Dai maltrattamenti agli atti persecutori

Le Marche si posizionano comunque tra le regioni con minore incidenza in rapporto alla popolazione residente

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Le Marche (in base a quanto riportato nel documento della Regione sul ‘Rapporto sulla violenza di genere nelle Marche – anno 2021’) si posizionano, nel 2021, tra le regioni con minore incidenza (insieme a Veneto e Trentino Alto- Adige) per quanto concerne il reato di atti persecutori (le cui vittime a livello nazionale continuano ad essere maggiormente donne, ossia il 74%) in rapporto alla popolazione residente registrata. La stessa tendenza si registra anche per la fattispecie dei maltrattamenti contro familiari e conviventi (di cui l’82% delle vittime è ancora donna), in cui le Marche risultano tra le ultime quattro regioni per incidenza. Per la fattispecie, invece, di violenza sessuale (le cui vittime sono al 92% donne) le Marche presentano un’incidenza più elevata, ponendosi comunque al di sotto della media nazionale. Per quanto riguarda gli omicidi volontari consumati, e specificatamente quelli con vittime donne, nel 2021, sono stati registrati a livello nazionale 295 omicidi, con 118 vittime donne, di cui 102 uccise in ambito familiareaffettivo: di queste, 70 hanno trovato la morte per mano del partnerex partner (68 nel 2020). Nelle Marche, nel 2021 si è registrato un solo femminicidio, contro i 4 del 2020. I rapporti sul fenomeno della violenza di genere delle ultime due annualità hanno visto integrare la base dati con numeri provenienti anche da Asur e dai Pronto soccorsi regionali, nello specifico: accessi a Pronto soccorso, a consultori familiari, ricoveri per cause riconducibili a violenza di genere. Per chi subisce violenze, si trova ad affrontare episodi di stalking, abusi o bullismo, il Pronto soccorso è infatti la porta d’accesso non solo alle cure fisiche, ma di aiuto e supporto psicologico. Spesso infatti le vittime arrivano in Pronto soccorso, come ai Cav, dopo un’escalation di violenze di anni e cercano supporto, ascolto, protezione, accoglienza e lo snodo è proprio il triage. Dagli accessi nei Pronto soccorso delle Marche emerge che le donne che hanno avuto l’indicazione di almeno una diagnosi di violenza, nel 2021 sono state 205, 195 adulte e 10 minorenni. Rispetto all’anno precedente si evidenzia un lieve calo dei casi complessivi, ma un incremento dell’incidenza sul totale degli accessi di minorenni. Nei Pronto soccorso dell’Area vasta 5 le donne con almeno una diagnosi di violenza, l’anno scorso sono state 13, di cui due minorenni. Erano state 23 nel 2020, ma tutte adulte, e 40 nel 2019 di cui 2 minori.

l. c.