Dai progetti per la città alla cabinovia: cosa c’è in ballo

A San Giacomo si punta a un impianto da otto o dieci posti per sciatori e pedoni che in 7 minuti arriverebbe a Monte Piselli

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Alla vigilia della visita del ministro Carfagna in città, l’Arengo ha aderito al Contratto istituzionale di sviluppo del cratere centro Italia con la candidatura di tre schede progettuali: si tratta dell’ex Convento delle Vergini, dell’ex Maternità (progettazione, ristrutturazione e rifunzionalizzazione a studentato dell’edificio) e dell’asse centrale di Monticelli (riqualificazione di via gei Girasoli, collegata a ovest con la circonvallazione e a est con la bretella di raccordo alla superstrada). Il ‘Contratto’ è destinato a sostenere, con una dotazione di 160 milioni, progetti e investimenti per la ricostruzione materiale degli edifici e per assicurare la ripresa e lo sviluppo dell’economia delle aree colpite dai terremoti. Le tre proposte del Comune, approvate nell’ultima riunione di giunta, saranno inviate alla Regione, che effettuerà una prima selezione e poi trasmetterà le proposte ricevute. Un altro progetto che si candida a ottenere le risorse del ‘Contratto istituzionale di sviluppo sisma’ è quello Cotuge relativo alla realizzazione di una nuova funivia al posto di quella esistente. La giunta comunale ha infatti incaricato il Cotuge di inviare la richiesta di finanziamento e di chiedere alle Regione Marche e Abruzzo di approvare un apposito protocollo d’intesa.

L’impianto ipotizzato è una cabinovia da otto o dieci posti per sciatori e pedoni, "che in poco più di 7 minuti collegherebbe San Giacomo a Monte Piselli – si spiega nell’atto di giunta – e troverebbe nella zona di Tre Caciare una pedana intermedia per consentire la totale fruizione di quest’area attrezzata, ricalcando in tal modo la preesistente linea della cestovia. Ciò consentirebbe di evitare interventi di disboscamento o consistenti movimenti di terreno con indubbio vantaggio per il contenimento dell’impatto ambientale". Vengono previste anche "alcune opere collaterali di completamento quali, nella stazione di arrivo dove sorgevano le due sciovie Monte Piselli 1 e 2 (dismesse), la realizzazione di una nuova sciovia monoposto che consentirà di promuovere un moderno e funzionale ‘campo scuola’ a una quota tra i 1.633 e i 1711 metri", oltre alla previsione "di un sistema di innevamento programmato comprensivo di un indispensabile bacino idrico di accumulo per la raccolta delle acque, capace di soddisfare anche i bisogni delle attività zootecniche che in estate fruiscono della zona".

d.l.