MARCELLO IEZZI
Cronaca

Dal centro di ascolto si apre un mondo di aiuti:: "Ecco come ci dedichiamo a chi ha bisogno"

Il Centro d’Ascolto rappresenta la porta d’accesso ai servizi della Caritas. Qui incontriamo Graziella Ciarrocchi, pensionata, che prima dal Covid...

Il Centro d’Ascolto rappresenta la porta d’accesso ai servizi della Caritas. Qui incontriamo Graziella Ciarrocchi, pensionata, che prima dal Covid ha deciso di dare disponibilità di qualche ora del suo tempo per ascoltare i problemi della gente: "Mi è sembrato giusto dedicare del tempo a chi ha bisogno. Le persone non riescono a pagare le bollette che sono diventate insostenibili, a trovare un lavoro, a pagare l’affitto e trovare una casa da affittare. In qualche modo ci affianchiamo alla rete sociale che non funziona più".

Accanto a lei Manuela Chiappani, 26 anni, laureata in Disegno Industriale che svolge il servizio civile alla Caritas. C’è bisogno di discrezione. In quel momento c’è un ospite, è un ex commerciante di San Benedetto in difficoltà: "Devo lasciare la casa, ma non riesco a trovare un appartamentino. Sono passato attraverso i servizi sociali del Comune e ora alla Caritas. Il Comune una volta che avrò un contratto di affitto mi restituirà il deposito cauzionale e nulla di più. Vivo con una piccola pensione ed è difficile farcela". Sullo stesso piano terra c’è il Poliambulatorio, fiore all’occhiello della Caritas. Troviamo il dottor Carlo Di Biagio, ex primario ospedaliero e con lui la giovane infermiera. Una delle tre del ‘Piccolo fiore di Betania’. Vivono al terzo piano della struttura, le altre due si occupano del centro di Ascolto e della Mensa.

Il poliambulatorio fu fondato dal professor Sandro Costantino Brancadoro e poi ripreso dal dottor Di Biagio, coordinatore del servizio, ottenendo le varie autorizzazioni per espletare le attività ambulatoriali. "Il servizio prevalente è quello Odontoiatrico svolto dagli specialisti: Alì Ciubine, Sandra Francesca Zamponi, Giuseppe Torraca, Tiziano Baldassarri e Valter De Angelis – spiega Di Biagio – il direttore e il professor Piemontese docente universitario in pensione. Abbiamo 40 bambini in terapia odontoiatrica e non riusciamo a rispondere a tutte le richieste di protesi dentarie. La medicina generale è costituita da una consulenza che viene fatta al bisogno dalle persone che vivono in strada e che manifestano febbre, tosse, bronchiti".

Nel frattempo arriva una donna che dormiva nella stazione di Giulianova e poi un ragazzo cacciato di casa da un amico dove viveva e pagava l’affitto. Iniziano subito le pratiche di accoglienza. Altro punto rilevante della struttura è la mensa diretta da suor Vittoria, che è la madre superiora. All’opera tanti volontari. Oggi il menù prevede: mix di pizza, pasta al forno con piselli e funghi, hamburger e insalata mista. "Abbiamo 5 forni che ci riforniscono di pane per la mesa e dolci per la colazione – afferma suor Vittoria – Conad di piazza Tortora, Giuliani di viale De Gasperi e di via Conquiste, Arte Bianca di via Curzi e Di Girolamo di Monsampolo. Con pane e pizza facciamo anche pacchi viveri per 250 famiglie".

Nella stessa zona vi è anche il locale Distribuzione viveri e troviamo tre volontari e volontarie che stanno preparando i pacchi da distribuire il giorno dopo: pasta, biscotti, olio di oliva e di semi, latte, riso, tonno, zucchero, farina, passata di pomodoro e succhi di frutta. Si lavora anche nel locale Distribuzione vestiario diretto da Stefania Mantovani e coordinato da Benedetto. Mediamente registra 25 accessi a settimana per il ritiro di capi d’abbigliamento uomo-donna, coperte e abiti pesanti per chi dorme all’aperto. C’è un ospite che sta ricevendo maglioni, camice e pantaloni. E’ un cittadino d’origine marocchina, da 50 anni in Italia, residente a Sant’Egidio alla Vibrata: "Vivo con mia moglie con una piccola pensione. Senza la Caritas non ce l’avremmo mai fatta. Qui tutti sono gentili e li ringrazio di cuore".

Marcello Iezzi