Dal climatologo Broecker alla biologa Maathai Ecco i Giusti per l’ambiente e il loro esempio

Lolita Chavez, madre dell’ambientalismo americano, si batte per la salvaguardia delle risorse .

I Giusti per l’ambiente sono persone comuni che hanno custodito responsabilmente il loro territorio, per questo oggi sono onorati nei Giardini dei Giusti. W. Broecker, climatologo statunitense e pioniere dei cambiamenti climatici, già nel 1975 non solo intuì che l’aumento di anidride carbonica nell’aria avrebbe portato a una fase di riscaldamento globale, ma ammonì il mondo intero sulle conseguenze che in 40 anni tale fenomeno avrebbe avuto sul pianeta. Allora pochi erano pronti ad ascoltare il suo monito. Rachel Carson, attivista americana, disse: "L’uomo è parte della natura e la sua guerra contro l’ambiente è inevitabilmente una guerra contro se stesso’". Fu la prima a denunciare i danni inferti alla natura dalla deforestazione. "Non può esserci pace senza sviluppo e non può esserci sviluppo senza pace", disse W. Maathai, biologa e ambientalista keniota, nota per aver fatto piantare in Kenya e in altri Paesi africani più di 30 milioni di alberi. Lolita Chavez, madre dell’ambientalismo americano, si batte per la salvaguardia delle risorse naturali contro l’espansione delle industrie minerarie; così come il sovietico Ananenko, brillante ingegnere dell’industria nucleare di Chernobyl che, con le sue azioni immediate, impedì una seconda esplosione nucleare, mitigando così i danni del terribile incidente. Esempi virtuosi da cui trarre ispirazione per un vero cambiamento: la sfida è già iniziata.