"Dal ministero multe a casaccio, anche a chi ha fatto il booster"

La denuncia dell’ex consigliera Rosaria Falco per i tanti casi di over 50 vaccinati e sanzionati. Sta succedendo un pò in tutta Italia

Migration

E’ caos sulla multa da 100 euro, una tantum, comminata ai no vax over 50. La sanzione sta arrivando anche a un consistente numero di persone che il vaccino l’ha fatto e perfino con la dose buster ed anche a quelli che avevano ricevuto l’esenzione per motivi di salute. Sta di fatto che in questi giorni c’è un andirivieni di persone dagli Uffici dell’Area Vasta 5, da quelli dell’Agenzia delle Entrate e ancora peggio accade a San Benedetto, dove gli Uffici sanitari sono sparpagliati tra via Romagna, via Manara, piazza Nardone, ma anche nell’Agenzia delle Entrate di via Colombo e in quelli di zona Ragnola. Insomma è un corri corri di persone, anche anziane, che sono alla ricerca di una soluzione per non pagare la multa non dovuta. Persone che sono costrette a fare lo Spid con file alla posta, costrette a fare la casella pec, ad inviare e-mail nei vari uffici. "Esiste un elenco vaccinale e invece di controllare hanno mandato multe in massa ed a casaccio – scrive Rosaria Falco – E’ una vessazione nei confronti di persone rispettose delle regole. Auspico che arrivino un mare di denunce e di richieste di risarcimento, poiché è stata fatta una cosa indegna, senza rispetto per i cittadini". Vale ricordare che la sanzione è prevista per gli over 50 che entro il primo febbraio non si erano messi in regola con le vaccinazioni. Sanzione che viene irrogata dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafe vaccinali regionali o provinciali. Sulla pagina social della Falco, sono piovuti molti commenti contro la scellerata scelta, per la maggior parte persone direttamente interessate o che hanno visto coinvolti familiari, amici e parenti. Abbiamo cercato di capire cosa non ha funzionato e anche dare qualche consiglio per evitare inutili perdite di tempo. La questione è in questi termini: il Ministero della Salute comunica i dati all’Agenzia delle Entrare Riscossioni, ex Equitalia. Nel caso di San Benedetto va precisato che non si tratta degli Uffici di via Colombo, ma quelli di zona Ragnola, a monte della rotatoria. La persona interessata riceve un avviso di avvio del procedimento di sanzione ed ha 10 giorni di tempo per andare negli Uffici dell’Asur competente, a San Benedetto si trovano in via Romagna, per dimostrare l’eventuale errore che poi sarà comunicato al Ministero della Salute per ottenere la cancellazione del nominativo della persona da sanzionare. Il tutto mentre l’bbligo sta per cadere.

Il problema è comune in tutta Italia. La temuta lettera è arrivata a molti che in Veneto hanno ritardato la terza dose oltre la data limite del primo febbraio, ma solo perché hanno contratto il Covid prima del booster. Ma anche a categorie particolari come i medici e gli infermieri italiani che lavorano in Svizzera, dove hanno ricevuto regolarmente il vaccino. A Como migliaia di lettere sono state inviate a over 50 che risultano aver effettuato solo due dosi di vaccino, essendosi ammalati di Covid a fine 2020. Il fatto è che hanno potuto completare il ciclo vaccinale primario con una sola somministrazione a cui hanno aggiunto la dose booster tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Ma negli elenchi ufficiali manca una dose.

Marcello Iezzi