Dal piano regolatore agli alberi: ecco le mosse di Giantomassi

Il dirigente all’Urbanistica presenta alla città la programmazione degli interventi

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Con la presentazione del nuovo dirigente all’urbanistica Giorgio Giantomassi, ieri mattina l’amministrazione Spazzafumo ha ufficialmente avviato la propria ‘era’ di gestione e pianificazione cittadina. Un settore che in otto mesi di mandato non è stato adeguatamente messo a fuoco, considerando anche tutta la giostra che ha portato alla nomina dell’architetto. Da oggi però le cose cambiano, o perlomeno questo è l’indirizzo dell’amministrazione comunale, che lascia ampio spazio a Giantomassi per estrinsecare gli indirizzi da seguire da qui ai prossimi anni. E nella mente del dirigente ci sono molti progetti ambiziosi. Dalla redazione di un nuovo piano regolatore alla rimodulazione degli uffici, dalle varianti urbanistiche alla forestazione di San Benedetto: Giantomassi è un fiume in piena e d’altronde gli argomenti sono tanti e complessi.

"Nell’area ‘Gestione del territorio’ abbiamo 3 addetti a fronte di 12 pratiche giacenti - esordisce l’architetto – e all’interno di una di queste ce ne sono 17: parliamo delle varianti puntuali al piano regolatore presentate dal 21 novembre 2016 fino ai nostri giorni. Istanze per le quali chiederò un atto di indirizzo specifico". A chiudere il cerchio, in tal senso, è Bruno Gabrielli. "A noi la politica urbanistica fatta a macchia di leopardo, quella delle 17 proposte di modifica al piano regolatore, non interessa - sostiene l’assessore all’urbanistica - Vogliamo agire in base ad uno schema di riferimento, anche se servirà molto lavoro per metterlo nero su bianco". L’atteggiamento rimane comunque prudente: il comune, infatti, non invierà alcun diniego ai costruttori prima che il Tar emetta una sentenza relativa al ricorso presentato da Areamare, con il quale la società ha contestato il silenzio amministrativo riservato da Viale De Gasperi all’iter di approvazione della propria variante. Giantomassi passa poi alla questione del piano regolatore. "Bisogna fare un Piano Strategico Urbano su dove vuole andare la città nei prossimi 10 anni, per il quale dovremo affidarci a degli studi specifici esterni – continua il dirigente - in tal senso si rivelerà fondamentale la realizzazione di un "Urban Center", o "casa della città", nel quale troveranno posto dei "facilitatori" per le varie problematiche di San Benedetto. Nel frattempo, metteremo in piedi delle iniziative di "urbanistica tattica". Parliamo di interventi di forestazione, magari in attuazione della legge 102013, secondo cui nei Comuni sopra i 15mila abitanti, per ogni nuovo nato si deve piantare un albero".

g. d. m.