Dalle indennità di carica all’asilo Consiglio comunale di fuoco

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Un consiglio comunale tra urla, insulti e minacce, quello andato in onda giovedì sera, nel comune di Castel di Lama, dove si respira un clima pre elettorale piuttosto teso. Tra i punti all’ordine del giorno c’era la variazione dell’assestamento di bilancio di previsione 2022-24. Pronto l’attacco dell’opposizione che ha rimproverato la maggioranza di limitarsi a svolgere ordinaria amministrazione. Cinzia Peroni attacca: "Non ci mettete cuore e anima". La seduta si è scaldata quando si è parlato dell’aumento dell’indennità di carica. "Mattoni, Cannella e Gagliardi – ha dichiarato Gianluca Re – hanno deciso di tenersi l’aumento di carica che corrisponde per quest’anno al 45% , mentre per il prossimo arriverà al 60%. Non sono contrario all’aumento dell’indennità, ma credo che non sia il momento. Il sindaco e il vice sindaco hanno deciso di creare un fondo per la multa che è stato fatta a seguito del taglio dei tigli". "La replica non si è fatta attendere. "In verità non è così Re, non si parla di queste cifre – ha precisato il sindaco Mauro Bochicchio –, il 45% è la differenza tra l’attuale e quella che si dovrà completare nel 2024, credo che non sai fare le percentuali oppure tutto questo è strumentale".

E da qui è esplosa la bagarre. A dare man forte alla maggioranza il consigliere di opposizione Pio Silvestri, che ha chiarito che non sono i politici lamensi a volersi aumentare l’indennità, ma un provvedimento dello Stato e inoltre ha messo in luce che le cifre dichiarate da Re non erano quelle reali "Avete criticato ferocemente il potere di Offida, poi gli avete servito la vostra testa su un piatto d’oro. Vi hanno ascoltato finché hanno ottenuto la seconda carica di Lucciarini a presidente dell’Unione, poi siete stati scaricati. L’amministrazione a guida Ruggieri non è riuscita ad ottenere finanziamenti per il terremoto. Al contrario di Offida, Castorano, che hanno ottenuto milioni di euro, Castel di Lama è rimasta a bocca asciutta. Non siete riusciti neanche a farci rientrare l’asilo nido – è stato l’affondo – tutto crepacciato". Sull’asilo nido si è avvelenato il clima, soprattutto quando l’assessore Marco Mattoni ha dichiarato che la passata amministrazione aveva messo a rischio i bambini. "La struttura presentava diverse criticità – ha detto l’assessore Mattoni –, c’era una trave di fondazione rotta, ma si continuava ad imbiancare senza intervenire, avete messo a rischio la vita dei neonati, noi lo abbiamo rimesso a posto e in sicurezza". A questo punto Re ha cominciato ad urlare ed inveire: "Vergogna, come ti permetti". La Fazzini è intervenuta e ha richiamato ad un confronto più civile. A tutto questo si sono aggiunto le urla di alcuni presenti. La campagna elettorale è cominciata, ma se questa è la premessa possiamo affermare che Castel di Lama merita un dibattito sicuramente migliore.

Maria Grazia Lappa