Dalle macerie al restauro: nuova vita per l'affresco 'Madonna del Rosario'

Recuperato a Pretare dai Vigili del Fuoco, verrà restaurato nella chiesa Santissima Annunziata

La conferenza stampa di ieri nella chiesa di Santissima Annunziata

La conferenza stampa di ieri nella chiesa di Santissima Annunziata

Ascoli, 8 agosto 2018 - Nuova vita per l’affresco del 1570 ‘Madonna del Rosario’. Recuperato a Pretare dai vigili del fuoco nella chiesa di Santa Maria Vetere, gravemente danneggiata dal sisma, l’opera è stata attribuita al pittore Fabio Angelucci di Mevale e sarà restaurata all’interno della chiesa Santissima Annunziata dai professionisti dell’Adip Conservazione e Restauro Opere d'Arte. A finanziare il progetto è stato il Club Lions Host di Ascoli, che grazie all’impegno dell’ex presidente Giacomo Galli è riuscito ad ottenere una somma di oltre 35.000 euro. E ieri mattina la chiesa della Santissima Annunziata ha aperto le porte per la conferenza stampa di presentazione del progetto di restauro, che prenderà il via subito dopo Ferragosto e che, grazie ad un accordo con il Fai, sarà anche aperto al pubblico. «Siamo felici di dare il via a questa grande opera di restauro – ha detto Galli – siamo riusciti a reperire fondi con l’aiuto di imprese locali e dell’associazione dei medici odontoiatri e crediamo in questa iniziativa, che avrà risvolti economici e sociali importantissimi per far ripartire il territorio».

Entusiasta anche la presidente dei Fai Alessandra Stipa, che ha posto l’accento sul valore di un’ attività che «offrirà al pubblico la possibilità di visitare una chiesa meravigliosa, nonché di osservare un restauro in progress. Siamo entrati in sinergia con la Prefettura e la Soprintendenza e abbiamo fatto tanto per restaurare questa splendida chiesa, che adesso tornerà a vivere». A esprimere soddisfazione è stato anche il vice prefetto Anna Gargiulo: «Questa chiesa è il nostro orgoglio – ha detto – è entrata a far parte del Fondo Edifici di Culto e dobbiamo averne cura. L’obiettivo è quello di garantire la sua conservazione e valorizzazione e grazie al protocollo d’intesa col Fai ciò sarà possibile anche grazie a questo importante restauro». Come ha spiegato uno dei restauratori,  Michele Aureli: «prima di arrivare a questo punti abbiamo dovuto attraversare alcune fasi, a partire dall'intervento di recupero e distacco dei frammenti dell'affresco, crollati a terra. L'opera è quindi divisa in sezioni, che verranno restaurate singolarmente e poi rimontate. Contiamo di portare a termine il lavoro entro la fine del 2018».

Una storia a lieto fine, quindi, che - come ha ricordato Alibino Pagnoni - è iniziata «grazie al commercialista di Pretare Pietro Perla, che è stato il primo a scoprire l'affresco. Andai con lui a fare un sopralluogo a settembre 2016, e salendo su una scala riuscimmo a vederlo guardando attraverso una finestra. Da lì è partito tutto». Adesso la palla passa al nuovo presidente del Lion Club Host, Roberto Alessandrini, che seguirà la realizzazione dell'opera e che si dice emozionato: «Ho vissuto il terremoto sulla mia pelle - ha affermato - mi trovavo ad Arquata il 24 agosto e so cosa hanno passato gli abitanti di quelle zone. Essendo un tecnico e un ingegnere, tengo molto al recupero di questa opera. Inoltre mi sono laureato proprio con una tesi sulla chiesa di Santissima Annunziata e sono molto felice che verrà riaperta e restituita al territorio in questa lieta occasione».

Valeria Eufemia