Davide Valacchi, in tandem fino in Cina. "Siamo quasi arrivati in Iran"

La meta è Pechino: già percorsi oltre 4mila chilometri in 78 giorni. "Un viaggio intenso"

Davide Valacchi e i compagni d'impresa

Davide Valacchi e i compagni d'impresa

Ascoli Piceno, 25 maggio 2019 - La grande impresa di Davide Valacchi continua senza battute di arresto. Un viaggio in tandem che dura da 78 giorni e 4mila chiloemtri, con una tabella di marcia rispettata alla perfezione. La meta è sempre Pechino, e Davide ci arriverà entro la fine di ottobre. Un’impresa nata dalla voglia di abbattere le barriere sul filo di una tematica ben precisa: la disabilità visiva. Davide infatti non vede dall’età di 9 anni, ma a sentirlo parlare, sembra avere una vista molto più acuta di tanti altri.

I suoi resoconti non sono mai banali, e scavano in profondità, per restituirci l’essenza di un’esperienza senza paragoni. Con il suo compagno di viaggio, Michele Giuliano, sono arrivati nella parte più orientale della Turchia e entro martedì arriveranno a varcare il confine con l’Iran. «L’entusiasmo cresce di giorno in giorno – dice Davide – il viaggio dopo 2 mesi ha cambiato totalmente la mia routine. È un’esperienza molto intensa: si suda, ci si bagna, ci si scotta, si ha fame, i vestiti sono quasi sempre gli stessi, ma se prima tutto questo era insolito, adesso è la nostra normalità».

Lo scorso 12 maggio Davide ha anche festeggiato il suo 29esimo compleanno, e lo ha fatto pedalando per 120 chilometri. Non vede l’ora di arrivare in Iran, dove avrà anche un nuovo compagno di viaggio, Samuele Spriano, che darà il cambio a Michele a Teheran. «Per quanto riguarda l’Iran parto molto tranquillo. Credo sia un posto estremamente ospitale, anche se c’è un regime e mille contraddizioni. Bisognerà rispettare alcune regole e sarà dura, perché attraverseremo tante zone montuose». Dimenticare la Turchia, però, non sarà facile.

«Finora è il posto più ospitale in cui io sia mai stato – dice Davide – e ho fatto incontri importanti. Ad Erzurum siamo andati al consolato dell’Iran per fare il visto e ci ha ospitati un prof della Facoltà di Scienze Motorie con cui ci ha messo in contatto la Federazione Turca degli Sport per non vedenti. La Turchia per me è stata una grande sorpresa». Nessun segno di stanchezza nella sua voce, ma solo un velo di nostalgia per la sua fidanzata Cristiana, che rivedrà a Samarcanda a fine luglio. «Mi manca molto – dice Davide – ed è l’unico neo di questo intenso viaggio».