Degrado e sporcizia, le zone critiche

Un lavandino tra le aiuole, bidoni dei rifiuti stracolmi e discariche a cielo aperto

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Se da un lato è vero che in città ci sono zone trascurate, dall’altro è anche vero che qualche cittadino manca di rispetto alla città e ai suoi abitanti. Abbiamo ricevuto segnalazioni e fotografie dello stato in cui versano alcune aiuole, anche del lungomare, alcune aree verdi che avrebbero bisogno di una regolare manutenzione, soprattutto nel periodo estivo come, ad esempio, gli argini della bretella dell’Ascoli-Mare che scende verso la Sentina e da lì ai centri commerciali. Strada molto frequentata anche dai turisti, i cui bordi sono ricoperti di sterpaglie, situazione che, oltre ad essere un brutto biglietto da visita per la città, potrebbe favorire lo sviluppo di incendi con un semplice mozzicone di sigaretta. V’è poi il malcostume di qualche cittadino.

In piazza del mercato, lato est, dove le aiuole attorno alle palme avrebbero bisogno della rasatura dell’erba, è stato lasciato un vecchio lavandino di ceramica accanto a scatoloni, carta e bottiglie di plastica lasciati fuori dai contenitori, poiché avrebbero dovuto essere smaltiti con la differenziata.

Per il lavandino, invece, è stata scelta la strada più semplice, l’abbandono anziché il conferimento in apposita discarica. La stessa cosa ha fatto chi ha abbandonato due sedie, una di legno impagliata e una di plastica all’interno della siepe di oleandri che delimita il parcheggio dalla strada alle spalle della rotatoria del Ballarin.

A proposito di parcheggio, in strada c’è molta sporcizia ed i bidoni dei rifiuti sono solitamente stracolmi di materiale abbandonato da camperisti e da persone che la sera consumano cibo da asporto in quell’area di sosta. Restando in tema di zone degradate si fa sempre più urgente la bonifica di quella sorta di discarica che cresce lungo la strada tra via Crivelli e via Keplero dove si è sviluppata anche un’oasi felina di cui nessuno si interessa.

ma. ie.