Degrado e strade dissestate Il comitato all’attacco

Elio Core e il direttivo di Porto d’Ascoli snocciolano cosa non va nella zona: "Possibile che un quartiere pieno di turisti sia così sporco?"

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Maggiore pulizia degli spazi comuni, rimodulazione degli orari di apertura dei parchi e riqualificazione delle strade: sono queste le richieste che il nuovo presidente di comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro, Elio Core, ha depositato ieri mattina in comune assieme al verbale di nomina del consiglio direttivo. Le richieste sono state concordate con il comitato durante la seduta del 13 giugno, nella quale si è deciso che Core, in virtù dei 262 voti ottenuti, rivestirà il ruolo di presidente, mentre Emilio Santarelli sarà vicepresidente, Devis Camilli segretario, Giacomo Mattioli tesoriere e Vavrynyuk Lyubov Volodymyrivna consigliera. Subito, il presidente si è dato da fare ed ha messo in chiaro cosa è necessario fare a Porto d’Ascoli. "Bisogna procedere al più presto con una pulizia generale del quartiere – esordisce Core – magari a giorni alterni e con l’idropulitrice: non è possibile che uno dei quartieri più densamente popolati e scelti dai turisti sia così sporco. Che immagine diamo della città?" Il presidente è un fiume in piena. "Per non parlare degli asfalti, pieni di buche – continua – in certe zone è impossibile procedere con l’auto, e persino i marciapiedi sono in gran parte dissestati. Molti cittadini, inoltre, mi segnalano la generale carenza di pensiline, come in piazza Setti Carraro, dove peraltro sta la scuola media ‘Cappella’. È inconcepibile che in quella zona altamente frequentata non ci siano ripari: la gente di passaggio è completamente esposta alle intemperie. Ulteriori pensiline andrebbero aggiunte anche in via Pasubio". E si passa alle aree verdi. Una, in particolare. "Se parliamo del Parco Eleonora, bisogna rimodularne l’orario di apertura – chiarisce Core – perché il cancello si chiude automaticamente alle 20, ma d’estate le persone, specialmente gli anziani, ci si fermano fino all’arrivo del buio. Si tratta di un importante luogo di socializzazione, e non è giusto che le persone siano costrette a lasciarlo tanto presto. Capisco che il comune voglia scongiurare il rischio di cattive frequentazioni, ma francamente mi pare una misura eccessiva. Per risolvere questa situazione magari si potrebbero installare delle videocamere, oppure impiegare agenti di vigilanza". Tra le altre richieste, inoltre, viene inclusa l’installazione di una migliore segnaletica nella stazione di Porto d’Ascoli e la ricerca di soluzioni alternative per riqualificare il sottopasso di via Mare, considerato pericolosissimo per la scarsa ampiezza della carreggiata e del percorso pedonale. "Dobbiamo tornare a farci sentire, anche se in un clima di serena collaborazione con il sindaco – conclude Core – la città non è solo il lungomare e il centro, ma anche e soprattutto la periferia. A settembre faremo un’assemblea di comitato per sentire le esigenze dei residenti".

Giuseppe Di Marco