
Gli inquirenti al lavoro
Davanti al giudice Angela Miccoli ha scelto la linea del silenzio anche Denis Roul Rotaru che nell’ambito della rissa di domani a San Benedetto deve rispondere di due tentati omicidi e delle lesioni gravi causate a Daniele Seghetti e di Helmi Nessimi, 29 anni di Grottammare indagato di rissa aggravata, e delle lesioni gravi procurate ad entrambi con l’uso di un machete. Una posizione quindi molto delicata quella del 23enne nato da famiglia romena, vista la duplice accusa di tentato omicidio, tenuto conto che la Procura gli contesta anche l’accusa di rissa aggravata e di porto abusivo di arma in luogo pubblico. In un contesto investigativo nel quale ci sono ancora diverse situazioni e ruoli da chiarire, il suo legale, ha preferito avvalersi del diritto di non rispondere alle domande del giudice. "Il mio assistito è ancora molto scosso per la morte di Benkharbouch, al quale era legatissimo e non è attualmente in grado di riferire con lucidità come sono andate le cose domenica mattina. Per altro – commenta l’avvocato Francesco Gozzi – la zona è ampiamente coperta da telecamere di sicurezza, le cui riprese video aiuteranno a definire ruoli e responsabilità di ognuno". Secondo l’accusa quando gli animi si sono surriscaldati Rotaru si sarebbe recato nell’automobile dove era riposto un machete con lama di 17,5 centimetri. E’ tornato verso il Kontiki e ha cercato di colpire Seghetti, ma quest’ultimo è riuscito a schivare i fendenti. Con lo stesso avrebbe colpito Nessimi provocandogli lesioni guaribili in 25 giorni.
p. erc.

