Denuncia il furto di un suv, a processo per calunnia

Incredibile vicenda che riguarda più persone. Auto noleggiata e poi data. a copertura di un debito

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"Pacco, doppio pacco e contropaccotto". Era il 1993 quando nelle sale cinematografiche usciva questo film, figlio del genio di Nanni Loy che ha girato a fine anni ’80 una serie di episodi ambientata nella Napoli in cui imbroglioni più o meno professionisti si arrangiavano cercando di truffare il prossimo. Ha riferimenti con questa pellicola il processo in corso davanti al tribunale di Ascoli che vede imputato di calunnia un ascolano di 60 anni che a maggio 2020 ha denunciato il furto di un suv. L’uomo, difeso dall’avvocato Alessio De Vecchis e già noto per numerosi precedenti penali di varia natura, aveva noleggiato un Peugeot 3008 che a sua volta aveva sub noleggiato ad un abruzzese che lo avrebbe addirittura dato in comodato d’uso ad un imprenditore edile a parziale copertura (30mila euro) di un debito di 56mila euro per lavori eseguiti sulla casa della madre a Vasto. E’ stato l’imprenditore a raccontare in tribunale i particolari della faccenda spiegando come si è accorto che qualcosa non andava.

"L’auto è stata consegnata a mia moglie dalla persona a cui avevo fatto i lavori, con tanto di scrittura privata, ma dopo un po’ non si è più accesa ed abbiamo scoperto che si trattava di un noleggio a lungo termine". Un noleggio per cui l’ascolano non aveva più pagato e la compagnia da remoto aveva reso l’auto inutilizzabile, denunciandolo, tanto che c’è in corso un altro processo. Una vicenda che ha comunque un aspetto che potrebbe volgere a favore dell’ascolano che in quei giorni non può avere materialmente consegnato l’auto all’imprenditore, come sostiene l’accusa, perché detenuto in Marocco.

p. erc.