Deposito a fuoco, qualità dell’aria sotto esame

Il sindaco di Grottammare, Piergallini: "Non ci sono esiti ufficiali, ma è già un dato positivo che non ci sono segnalazioni di odori acri"

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C’è grande attesa per gli esiti degli esami che sta compiendo da due giorni l’Arpam per verificare la qualità dell’aria dopo il furioso incendio al deposito fra via Nevada e via California nell’area Valtesino a Grottammare dove erano stoccati tantissimi monopattini elettrici andati distrutti così come gran parte di quanto era all’interno della struttura, anch’essa gravemente danneggiata. Stamani verranno resi noti i risultati degli accertamenti, ma fra gli addetti ai lavori trapela cauto ottimismo, per cui già oggi potrebbe essere dichiarato il cessato allarme. Segue costantemente l’evolversi della situazione il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini.

"Non abbiamo ancora esiti ufficiali, ma è già un dato positivo che non ci sono segnalazioni di odori acri dovuti alla combustione delle plastiche, delle batterie e dell’altro materiale che era nel deposito" commenta il primo cittadino che dopo l’incendio e la nube di fumo nera che si alzava dalla Valtesino ha invitato i suoi concittadini della zona a tenere prudenzialmente chiuse le finestre. Sul versante della qualità dell’aria stanno operando Arpam e Asur. Le verifiche sono affidate a due punti di rilevamento; il primo è stato posizionato a ridosso del capannone oggetto dell’incendio, in una vicina autorimessa di proprietà comunale; il secondo nel giardino del Comune, in centro città. Segnali positivi sono arrivati ieri dall’analisi visiva dei filtri; non presenterebbero criticità particolari, ma una risposta più chiara si avrà oggi quando verranno adeguatamente analizzati.

Oltre all’Arpam e all’Asur che si occupano delle conseguenze sulla salute pubblica dell’incendio al deposito di Happy Car, ci sono al lavoro anche i vigili del fuoco e i carabinieri. Bisogna infatti cercare di capire come e perché si è sviluppato un rogo così violento che ha causato danni certamente superiori al milione di euro, mettendo potenzialmente a rischio la pubblica incolumità. Va individuato il punto di innesco e quale sia stata la causa primaria dell’incendio che ha tenuto impegnate martedì squadre dei vigili del fuoco di Ascoli e San Benedetto, oltre ai volontari della Protezione civile. Ci vorrà chiaramente un po’ di tempo per arrivare a trovare una spiegazione al rogo avvenuto al deposito di monopattini elettrici. Nell’immediato è comunque più importante avere certezze sulla salubrità dell’aria.

Peppe Ercoli