Dipartimento di prevenzione, ipotesi trasloco all’ex bowling

Il dipartimento di prevenzione di piazza Nardone potrebbe presto trasferirsi all’ex Bowling di Porto d’Ascoli. Sarebbe questa una delle ipotesi prese in considerazione dall’Area Vasta 5, alla quale è pervenuta, nei giorni scorsi, la risposta al bando da parte dei proprietari dell’immobile. Questi, lo scorso anno, avevano anche proposto la struttura come nuova location per il centro vaccinale, date le problematiche riscontrate dalla stessa autorità sanitaria al Centro Agroalimentare. Tutto aveva inizio a fine febbraio, quando l’Asur avviava l’indagine di mercato per la nuova locazione del dipartimento, valida per 6 anni, in uno dei comuni della riviera e distante non oltre 15 chilometri dall’attuale sede di piazza Nardone. Questo perché la stessa Asur non ha avuto modo di rinnovare il contratto d’affitto con i proprietari dell’attuale sede. La futura collocazione, come recita il bando, dovrebbe soddisfare alcuni importanti prerequisiti: ad esempio, avere una posizione facilmente raggiungibile dalla viabilità principale o tramite mezzi pubblici, e avere disponibilità di parcheggi pubblici nelle vicinanze. La futura sede, in più, dovrà avere una superficie utile lorda compresa fra 1.500 e 2mila metri quadri, e comunque non oltre i 3.500 metri quadri. In aggiunta, l’edificio dovrà presentare un’area pertinenziale da destinare a parcheggio, di consistenza compresa fra 750 e 1.000 metri quadri, e comunque non oltre i 2mila. L’ex Bowling, in tal senso, mette a disposizione una soluzione distribuita su un piano interrato di 1.500 metri quadri, un piano terra di 1.600 metri quadri e anche un primo piano di circa 500, con tre ingressi e un’ampia area di pertinenza per il parcheggio dei veicoli. Il dipartimento di piazza Nardone ha, al proprio interno, il coordinamento screening, il centro epidemiologico, il servizio di igiene e sanità pubblica (vaccinazioni), di igiene degli alimenti e della nutrizione, di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, nonché i servizi veterinari e annessi uffici amministrativi. Perché la futura sede riesca ad ospitare tutti questi servizi, l’Asur ha fatto specifiche richieste per la distribuzione degli spazi interni, come la presenza di almeno tre sale d’attesa, ambulatori facilmente accessibili, locali per l’accettazione e attività amministrative e di archivio. L’avviso per la manifestazione d’interesse è scaduto lo scorso 23 marzo, ma la direzione dell’Area Vasta 5 non ha ancora preso una decisione in merito. Fatto sta che tale distretto deve trovare al più presto una nuova ed adeguata collocazione. A chiederlo non è soltanto l’autorità sanitaria, ma tutto il bacino d’utenza rivierasco, bisognoso di una medicina territoriale rafforzata e rispondente alle necessità del territorio. Qualunque essa sia, comunque, la scelta, verrà ufficializzata nell’arco di pochi giorni.

g.d.m.